Esordisce a Torino, Milano, Roma e Napoli "Architetti senza tempo", il progetto ideato da Open House Italia e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC. Al via il 16 giugno, prevede approfondimenti, visite, itinerari, mostre e talk dedicati a una selezione di progettisti che hanno cambiato il volto di quattro città italiane.

Sono Gae Aulenti per Milano, Stefania Filo Speziale per Napoli, Luigi Moretti per Roma e la coppia formata da Sergio Jaretti Sodano ed Elio Luzi per Torino i progettisti al centro della prima edizione di Architetti senza tempo. L'evento è ideato e organizzato da Open House Italia, il network nazionale che dal 2021 riunisce le associazioni che curano le edizioni italiane del Festival Open House. Promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, l'appuntamento si svolge in contemporanea nelle quattro città capoluogo dal 16 al 19 giugno e punta l'attenzione su autori che hanno inciso nella storia dell'architettura nazionale del Novecento, con particolare riguardo per il secondo dopoguerra.GLI ARCHITETTI SENZA TEMPO DI QUATTRO CITTÀ  Una sorta di "maratona di talk" darà il via alla kermesse, che oltre alle visite guidate gratuite agli edifici e agli interventi urbani più rilevanti dei progettisti selezionati, in linea con lo spirito di Open House, include conferenze di approfondimento e mostre. Nella prima giornata di Architetti senza tempo, a partire dalle 14:30 e per l'intero pomeriggio, Napoli, Roma, Torino e Milano saranno sede di tavole rotonde nel corso delle quali esperti, ricercatori e studiosi analizzeranno specifici aspetti della visione e della produzione degli autori scelti. Nel caso di Stefania Filo Speziale, ovvero la prima donna laureata in architettura a Napoli con all'attivo circa 150 progetti, l'appuntamento si concentrerà sul contesto architettonico partenopeo del Novecento, quasi esclusivamente maschile, e sul tema, di grande attualità in questa fase storica, della città di genere.MOSTRE E TALK SULL'ARCHITETTURA MODERNA ITALIANA Al di là dei singoli palinsesti locali, che dal 17 al 19 giugno includono itinerari urbani per conoscere "da vicino" le storie, le intuizioni e le soluzioni stilistiche dei progettisti individuati, complessivamente inteso Architetti senza tempo "si inserisce nella linea delle diverse azioni intraprese dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea, nell’ambito della sua missione istituzionale come ufficio del Ministero della Cultura dedicato alla contemporaneità, per promuovere lo straordinario patrimonio architettonico contemporaneo italiano", come sottolineato da Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea - MiC. A ciascun autore è inoltre dedicata una mostra nella "sua" città, visitabile fino al 30 giugno. Stefania Filo Speziale. Abitare la città mediterranea, allestita a Palazzo Gravina, si sofferma sulla sensibilità progettuale dell'architetta a partire da sei sue opere realizzate a Napoli negli anni Cinquanta. Alla ricerca della forma architettonica. Luigi Moretti all'Olgiata, nella sede di Valle Giulia della Facoltà di Architettura Sapienza, affianca i disegni del Fondo Moretti con le foto di Flavia Rossi. Il Castello del Valentino, a Torino, ospita Un esordio in grande stile. Il palazzo dell'Obelisco, 1954-1959, che ricostruisce la vicenda della (discussa) prima opera del duo Sergio Jaretti e Elio Luzi. Infine, a Milano (nello Spazio Tunnel della Scuola AUIC del Politecnico), si tiene Gae Aulenti. Città opera aperta, in cui il tema del rapporto tra preesistenza e nuovi innesti viene declinato in quattro opere italiane dell'architetta che firmò anche l'allestimento del Musée d’Orsay. [Immagine in apertura: Elio Luzi e Sergio Jaretti Sodano, Casa Manolino. Foto Fabio Oggero]
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