Ad aprile 2025 nuova apertura nel distretto dei musei di Abu Dhabi
Architettura
06 marzo 2025
Ad aprile 2025 nuova apertura nel distretto dei musei di Abu Dhabi
Architettura
06 marzo 2025
Una volta completato, il Saadiyat Cultural District di Abu Dhabi sarà il distretto con la più grande concentrazione di istituzioni culturali ed educative a livello mondiale. Proprio qui, sta per inaugurare il teamLab Phenomena Abu Dhabi: nei suoi 17mila metri quadrati, riunirà una serie di opere dell'acclamato collettivo artistico internazionale.
Intrecciare passato e avvenire, trasformare la conoscenza in esperienza e abbattere i confini tra arte, scienza e tecnologia: nel cuore di Abu Dhabi, un maxi progetto risponde a queste sfide, ridefinendo il concetto stesso di distretto culturale. È il Saadiyat Cultural District, che già ospita istituzioni come il Louvre Abu Dhabi, il Manarat Al Saadiyat, il Berklee Abu Dhabi e il complesso interreligioso Abrahamic Family House, progettato dallo studio Adjaye Associates. Nel prossimo futuro sono attese ulteriori aperture: presto, infatti, lo Zayed National Museum, il Natural History Museum Abu Dhabi e il Guggenheim Abu Dhabi si uniranno a questo polo d’eccellenza, rendendo la capitale degli Emirati Arabi Uniti un punto di riferimento per chiunque voglia comprendere il presente (e il futuro) del mondo dell’arte. Più imminente è l'inaugurazione del teamLab Phenomena Abu Dhabi, che aprirà ufficialmente le sue porte al pubblico nel Saadiyat Cultural District il 18 aprile 2025.
IL NUOVO MUSEO DI TEAMLAB AD ABU DHABI
Fondato nel 2001 da Toshiyuki Inoko, il collettivo multidisciplinare e internazionale teamLab ha trasformato l’arte digitale in un’esperienza immersiva senza precedenti, conquistando il pubblico di tutto il mondo con la sua peculiare combinazione di stimoli che coinvolgono la vista, l'udito, il tatto e che incoraggiano l'interazione con ciò che ci circonda. Dopo aver aperto le proprie sedi permanenti in città come Tokyo, Shanghai, Pechino e Jeddah, questo rivoluzionario format espositivo si prepara quindi ad approdare anche ad Abu Dhabi. La sua forza? Un’arte "senza confini", che dissolve le barriere tra spettatore, architettura e installazione, creando un universo fluido in cui tutto è in continuo mutamento. Esteso per oltre 17mila metri quadrati, il nuovo teamLab Phenomena Abu Dhab promette al pubblico di sperimentare un contatto con l'arte digitale senza barriere, in cui le opere non esistono in modo statico, ma nascono e si evolvono con l’ambiente circostante, talvolta anche reagendo agli stimoli individuali.
ARTE DIGITALE E NATURA SECONDO TEAMLAB
Concepito da teamLab Architects in collaborazione con lo studio MZ Architects, l’edificio che ospiterà il museo è concepito per supportare la natura fluida e mutevole delle opere esposte. L'idea su cui si basa il teamLab Phenomena Abu Dhabi – così come per gli altri musei curati dal medesimo collettivo artistico – è chiaro: l’arte non è un’entità stabile e indipendente, ma un fenomeno che esiste e persiste solo in un ambiente in grado di sostenerlo. “L’esistenza verrà liberata dalla materia” affermano i creatori del progetto, suggerendo un nuovo modo di pensare l’arte e la percezione della realtà. E così, la tecnologia incontra gli elementi naturali, trasformando luce, acqua e suono in fenomeni inaspettati che riscrivono il nostro modo di percepire l’arte. Sono quindi i "fenomeni ambientali” a dare vita a un’esperienza multisensoriale: “Le opere d’arte in teamLab Phenomena non esistono in modo indipendente, ma sono create dall’ambiente, che genera i vari fenomeni che ne determinano l’esistenza” spiega ancora il collettivo.
[Immagine in apertura: © DCT Abu Dhabi, Miral]
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