Nell'ambito del Padiglione Italia curato da Fosbury Architecture, in occasione della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, verrà promosso un processo di riattivazione partecipato nell’entroterra abruzzese. il collettivo di architettura HPO si occuperà della "rinascita" di un edificio incompiuto da decenni.

Portato in libreria nel 2018 da Humboldt Books, Incompiuto. La nascita di uno stile è il libro curato dai collettivi Alterazioni Video e Fosbury Architecture che analizza una condizione tutt'altro che isolata del patrimonio architettonico e infrastrutturale italiano. Attraverso un'operazione di catalogazione e una serie di contributi critici, il volume identifica l'incompiuto come "lo stile architettonico più importante dal secondo dopoguerra a oggi" nel nostro Paese. Nel complesso, i ben 696 cantieri mai conclusi individuati, distribuiti ovunque nella penisola, definiscono una particolare tipologia di rovina e un'eredità controversa per comunità e amministrazioni. Nominato curatore del Padiglione Italia, in occasione della 18. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia, Fosbury Architecture ha scelto di tornare a occuparsi di questo tema, concentrandosi su una struttura situata nell'entroterra abruzzese.ALLA BIENNALE ARCHITETTURA RINASCE UN'INCOMPIUTA Nell'ambito di Spaziale presenta, ovvero della fase propedeutica alla realizzazione del padiglione intitolato Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri, vengono promossi nove interventi sul territorio nazionale. Il quarto in ordine di tempo è Uccellaccio e ha per oggetto un edificio il cui processo costruttivo è stato avviato nel 1973, esattamente cinquant'anni fa, senza mai concludersi. L'opera in questione è situata nel piccolo comune di Ripa Teatina, in provincia di Chieti. Al pari di strutture analoghe, nel corso dei decenni ha conosciuto alterne vicende, tentativi di completamento, ipotesi di demolizione, restando tuttavia in stato di abbandono. Presenza scomoda quanto ormai costante nel contesto comunale, è stato "affidato" al collettivo di architettura HPO, che si occuperà di "immaginare un nuovo processo di riattivazione partecipato, capace di addomesticare l’‘ecomostro’ che così tanto ha segnato la vita di quel territorio".I 9 PROGETTI DEL PADIGLIONE ITALIA 2023 In questo percorso di ripensamento (e potenziale rinascita) dell'incompiuta abruzzese sono coinvolti anche la scrittrice Claudia Durastanti, in qualità di advisor, e il MAXXI L’Aquila e il Comune di Ripa Teatina, entrambi come incubatori. "In architettura non esiste una controparte positiva al costruire. La demolizione non è un processo in sé, ma solo l’ineluttabile conclusione di una parabola. Crediamo che nella decostruzione e nello smontaggio selettivo si possa coltivare un futuro, anche economico, di rigenerazione sostenibile", ha dichiarato Fosbury Architecture, che a frequenza settimanale sta svelando i nove progetti di attivazione che caratterizzeranno il percorso curatoriale. Si tratta di interventi site specific in vari luoghi d'Italia: la sintesi di ciascun processo promosso confluirà nel Padiglione Italia, che sarà visitabile a Venezia dal 20 maggio al 26 novembre 2023. [Immagine in apertura: L'incompiuta in autunno © HPO]
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