Giunge alla sua 15esima edizione uno dei più importanti festival italiani dedicati al mondo del fumetto. Stiamo parlando di “BilBOLbul”, la rassegna che dal 2 al 5 dicembre animerà la città di Bologna. Filo conduttore di questo nuovo appuntamento è la celebrazione dei 20 anni del graphic novel made in Italy.

Da diversi anni ormai il genere del graphic novel è approdato anche nel nostro Paese, facendosi sempre più spazio sulla scena editoriale. Ma da quando, precisamente? Se si volesse attribuire una paternità al fenomeno si dovrebbe menzionare il maestro Guido Buzzelli che, nel 1967, pubblicò quello che è considerato il primo romanzo italiano a fumetti della storia, ovvero La rivolta dei racchi. Tuttavia è soltanto nei primissimi anni Duemila che il graphic novel entra a pieno diritto nelle librerie italiane grazie al lavoro di importanti realtà editoriali bolognesi quali Phoenix, Black Velvet, Kappa Edizioni e Coconino Press.  Per celebrare questa significativa ricorrenza la città di Bologna si appresta ad accogliere la nuova edizione di una delle manifestazioni culturali simbolo della città, ovvero BilBOlbul – Festival internazionale di fumetto. LA NUOVA EDIZIONE DI “BILBOLBUL” Sono ben 15 le candeline che quest’anno il festival BilBOlbul si ritrova a spegnere: un’occasione durante la quale sarà festeggiato anche il ventennale della nascita del graphic novel nel Belpaese. Prevista dal 2 al 5 dicembre prossimi, la grande rassegna dedicata al mondo del fumetto approfondirà la storia e l’evoluzione di questo dirompente format narrativo. Sono tanti gli eventi che schiuderanno al pubblico le porte del romanzo grafico: tra questi spicca la giornata inaugurale del festival – intitolata appunto 20 anni di graphic novel in Italia –, che riunirà autori storici e nuove promesse del genere, e la mostra Invisible Lines. Landscapes, borders, revelations, allestita presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, incentrata sui nuovi talenti under 30 nella cornice europea. E poi ancora, cicli di incontri con protagonisti delle generazioni passate e di quelle recenti nel campo dell’illustrazione (tra i quali Antoine Cossé, Frederik Peeters e Anders Nilsen), e alcuni progetti rivolti alla produzione fumettistica di realtà ingiustamente trascurate, come l’iniziativa curata dal collettivo Uhuru Republic, che coinvolge artisti provenienti sia dall’Italia sia dalla Tanzania, e l’esposizione a cura di Kilowatt che riunisce artisti del fumetto e dell'animazione tra cui il videomaker Jonathan Djob Nkondo. GLI EVENTI COLLATERALI DEL FESTIVAL All’appello non possono mancare alcuni interessanti appuntamenti collaterali. Tra questi la collettiva Prendere posizione. Il corpo sulla pagina – che dal 4 dicembre al 5 gennaio, presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, presenterà i lavori di Alice Socal, Nicoz Balboa, Émilie Gleason e Rikke Villadsen –, la personale dello statunitense Tommi Parrish, presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, e le iniziative dedicate ai più piccoli targate BBB Kids. [Immagine in apertura: Courtesy Émilie Gleason]
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