Il Ministero della Cultura ha reso noti i nomi delle dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024. La prescelta raccoglierà il testimone da Bergamo e Brescia, detentrici della nomina nel 2023.

Anche stavolta l'annuncio delle dieci città in lizza per diventare la Capitale italiana della Cultura era particolarmente atteso. A svelare il nome delle finaliste per il 2024 è stato il Ministero della Cultura che, nella giornata di lunedì 31 gennaio, ha chiarito quali città si contenderanno il prezioso titolo. LE CITTÀ FINALISTE PER IL 2024 Veneto, Toscana e Marche hanno ben due candidature al loro attivo, schierando rispettivamente in campo Chioggia e Vicenza, Grosseto e Viareggio, Ascoli Piceno e Pesaro. Liguria, Puglia, Campania e Sicilia tentano invece l'impresa grazie a Sestri Levante con il Tigullio, Mesagne, in provincia di Brindisi, l'Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, in provincia di Salerno, e Siracusa. Ora non resta che attendere il passo successivo, quando, i prossimi 3 e 4 marzo, le città finaliste saranno ascoltate in videoconferenza dalla giuria presieduta da Silvia Calandrelli, la quale dovrà poi segnalare al Ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea.PASSATO E FUTURO DELLA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA La città designata come Capitale italiana della Cultura 2024 riceverà il testimone da Bergamo e Brescia, che nel 2023 condivideranno il titolo nel solco di un progetto culturale unitario, esito di una collaborazione volta a rilanciare un tessuto socio-economico messo a dura prova dalla prima ondata pandemica. A loro volta le due città lombarde si sostituiranno a Procida, Capitale italiana della Cultura 2022, il cui dossier è stato scelto perché capace di "rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese". Nel corso degli anni precedenti il titolo di Capitale italiana della Cultura è andato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020 e nel 2021 ‒ in quest'ultimo caso la validità della nomina è stata prorogata di un anno in risposta ai contraccolpi dell'emergenza sanitaria.  [Immagine in apertura: Sestri Levante. Photo by Nick Fewings on Unsplash]
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