Tutta la bellezza dell'arte figurativa giapponese
LETTERATURA
Un viaggio, delineato a grandi tratti, nella storia dell’arte giapponese. Si presenta così il breve compendio edito da Progedit dedicato agli appassionati di cultura nipponica. Un’opera utile che ripercorre le scuole e le correnti artistiche principali del Paese del Sol Levante.
“I tratti caratteristici dell'arte
giapponese sono ispirati da una cultura e da una visione del mondo
diverse rispetto a quelle occidentali. La rappresentazione dello
spazio è allusiva più che descrittiva, perché un ruolo chiave è
esercitato in essa dal vuoto, dall'asimmetria e dall'indefinitezza.
Il vuoto non ha un valore negativo, ma ha la funzione di lasciare
spazio all'immaginazione e alla meditazione e di porre in rilievo il
messaggio che l'artista vuole veicolare. Così, le nubi e le nebbie
in pittura, rappresentazioni del vuoto, interrompono la visione e,
allo stesso tempo, conducono lo sguardo dell'osservatore su alcuni
particolari che, per l'autore, rivestono primaria importanza,
evitando che l'attenzione si disperda su dettagli secondari”.
Basterebbero queste poche righe
introduttive per comprendere la consistenza di questo breve saggio frutto
del lavoro di Maria Teresa Lattarulo, studiosa di cultura nipponica e
già ideatrice del blog Arte in Giappone – pagina web seguitissima da tutti gli appassionati del Paese del Sol Levante.
UNA GUIDA SULL'ARTE DEL GIAPPONE
Si intitola L'arte figurativa
giapponese (nell'immagine in apertura un dettaglio della
copertina) ed è una densissima – e coraggiosa – ricognizione sulle
evoluzioni dell'arte giapponese nel corso della storia. Densissima perché sono appena centosessanta le pagine che compongono il volume,
garantendo una lettura rapida e non per questo meno approfondita dei
temi affrontati; coraggiosa perché sono ben sei i secoli
sintetizzati dall'autrice, abile nel mettere a segno una piccola
guida su un argomento, quello dell'arte figurativa nipponica, che
potrebbe occupare una biblioteca intera. Anche per questo la finalità
del libro sembra quella di parlare a tutti, offrendo contenuti di
ricerca anche a un pubblico di lettori non propriamente specialisti.
I MAESTRI DELLA TRADIZIONE E NON SOLO
Delineato a grandi tratti, questo
“viaggio” nel Giappone e nella specifica sensibilità estetica
del suo popolo prende il via con una introduzione generale sulle
principali scuole e correnti che hanno fatto la storia del Paese, a
partire dalla scuola Tosa (formatasi agli inizi del periodo Muromachi
sulle tecniche stilistiche della più antica scuola Yamato-e) e dallo
Ukiyo-e (il genere di stampa su carta fiorito tra il XVII e il XX
secolo e portato al successo da artisti quali Utagawa Hiroshige,
Utagawa Kunisada e Tsukioka Yoshitoshi).
Lo sguardo dell'autrice del volume –
edito da Progedit – si sposta poi sulle tendenze più recenti e
certamente meno note come lo Nihonga
(stile artistico contemporaneo nel quale
le opere sono realizzate secondo le convenzioni artistiche
tradizionali) e il movimento Sōsaku-hanga (sorto all'inizio del XX
secolo e attivo nell’ambito della silografia). Uno speciale focus
viene inoltre destinato ad alcuni dei temi ricorrenti nell'arte
figurativa nipponica: i fiori, la pioggia, i fuochi d’artificio e
la bellezza femminile, solo per citarne alcuni, sono collegati a
tradizioni, fonti letterarie e significati religiosi che hanno
accompagnato l'immaginario dei pittori giapponesi nel corso dei
millenni. Le foto a colori che ritmano la lettura restituiscono
appieno il loro valore e la loro importanza per la sensibilità
giapponese, ieri come oggi.