È stato da pochi giorni firmato un importante protocollo d’intesa tra Fondazione MAXXI, Comune di Messina e Università degli Studi di Messina: nella città siciliana sorgerà, nei prossimi anni, un nuovo polo museale dedicato alla scena artistica dell'area mediterranea.

È ufficiale: a Messina sorgerà il MAXXI Med e sarà un museo dedicato alla scena artistica contemporanea nel Mediterraneo. Il protocollo d’intesa che pone le basi per la nascita del nuovo soggetto è stato firmato qualche giorno fa a Roma, nella sede del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, da Alessandro Giuli, Presidente di Fondazione MAXXI, Federico Basile, Sindaco di Messina, e Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell'università degli Studi di Messina. Dopo i rumors dei mesi scorsi, a due anni dall'apertura al pubblico del MAXXI L'Aquila, inizia dunque a prendere forma questo secondo percorso di sviluppo dell'istituzione culturale capitolina. IL MUSEO DELL'ARTE DEL MEDITERRANEO A MESSINA Il polo museale messinese si articolerà in due sedi: l’edificio di archeologia industriale delle Torri Morandi, di proprietà del Comune di Messina, e Villa Pace, di proprietà dell’Università degli Studi di Messina. Il MAXXI Med farà luce sulla produzione artistica della nostra epoca nel Mediterraneo, inteso come fertile luogo di scambi culturali tra tradizioni e influenze eterogenee. Il museo punta a divenire un punto d'incontro tra Europa, Maghreb e Medio Oriente, facilitando il dialogo interculturale e formando nuove professionalità di settore. La scelta di Messina come sede del complesso ribadisce il ruolo strategico della città, considerata un riferimento nell'area mediterranea. Più in generale, l'operazione è inclusa fra gli interventi di rigenerazione urbana destinati a trasformare il volto dell'area messinese nei prossimi anni. LE DUE SEDI DEL NUOVO MAXXI MED Con la firma del protocollo d'intesa si procederà quindi alla realizzazione dello studio di fattibilità per il recupero degli edifici scelti per il MAXXI Med. Le Torri Morandi – che un tempo facevano parte dell’elettrodotto che portava l’energia dalla Sicilia e alla Calabria – vengono riqualificate dopo 20 anni di inutilizzo: attraverso un significativo intervento di rigenerazione urbana, questa struttura diverrà la principale sede espositiva del futuro museo. Villa Pace, edificata nel 1853 in un’area panoramica e circondata da un’ampia area verde, sarà invece dedicata alle residenze d’artista, ai corsi di alta formazione e al centro di ricerca. [Immagine in apertura: Messina. Foto di Tomas Eidsvold su Unsplash]
PUBBLICITÀ