Fino al 26 febbraio 2023, il Museo Civico di Bassano del Grappa accoglie una grande mostra: “IO, CANOVA. Genio europeo” rende omaggio al maestro dell'arte italiana, a duecento anni dalla scomparsa. Non solo eccelso scultore, ma anche uomo, collezionista, diplomatico e protettore delle arti.

Duecento anni fa moriva Antonio Canova. Conosciuto ovunque per la maestria dimostrata nell'esecuzione delle opere scultoree, l'artista originario di Possagno si distinse anche nelle altre discipline. Ma non solo. Fu collezionista, diplomatico e protettore delle arti, riuscendo a costruirsi una reputazione di tutto rispetto nel contesto culturale e politico a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Una personalità che merita di essere indagata sotto molteplici punti di osservazione, come mira a fare IO, CANOVA. Genio europeo, la mostra ospitata negli spazi del Museo Civico di Bassano del Grappa fino al 26 febbraio 2023.ANTONIO CANOVA IN MOSTRA A BASSANO DEL GRAPPA Promossa contestualmente alle celebrazioni ufficiali nel duecentenario della scomparsa dell'autore, la rassegna curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo, con la direzione scientifica di Barbara Guidi, prende in esame tematiche mai affrontate prima d'ora in un progetto espositivo su Canova. Il risultato è un ritratto dell'artista non solo nel suo ruolo più identitario, ovvero quello di scultore. Riunendo oltre 140 opere – tra sculture, dipinti, disegni e documenti preziosi –, concesse da istituzioni pubbliche e private inclusi le Gallerie degli Uffizi di Firenze, i Musei Vaticani, l’Albertina e il Kunsthistorisches Museum di Vienna e la Daniel Katz Gallery di Londra, la mostra conduce infatti i visitatori nell'universo del maestro, ripercorrendo le tante tappe fra l'Italia e le corti europee. PER LA PRIMA VOLTA IN MOSTRA ANCHE LA MADDALENA GIACENTE Fiore all'occhiello del percorso espositivo, che si snoda secondo tre direttrici, è la marmorea Maddalena giacente. Realizzata poco prima di morire per Robert Jenkins, secondo conte di Liverpool e primo ministro inglese, è considerata l'ultimo capolavoro del maestro. Riscoperta recentemente, dopo quasi due secoli di totale assenza dai "radar dell'arte", la scultura viene esposta nella mostra di Bassano del Grappa per la prima volta in assoluto. Dal titolo L’ uomo e l’artista, Canova e l’Europa, Canova nella Storia, tutte le sezioni espositive sono impreziosite da opere di altissimo pregio: l'antico calco in gesso del Laocoonte, in prestito dai Musei Vaticani, la Deposizione di Paolo Veronese, La Fortuna di Guido Reni, la monumentale Assunzione della Vergine e La Carraccina di Agostino Carracci, ai quali si sommano dipinti di Tiepolo e Moretto da Brescia appartenuti a Canova. Immancabili, naturalmente, alcuni dei suoi capolavori scultorei dalla bellezza senza tempo. [Immagine in apertura: Antonio Canova, Maddalena giacente, 1819-1822. Marmo, cm 75x176x84,5. United Kingdom, c/o Francis Outred Ltd. Collezione privata]
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