Si intitola "Nero con punti" ed è datato 1958 il lavoro pittorico di Alberto Burri finalmente in mostra dopo un restauro durato oltre due anni. Ad accoglierlo sono gli spazi di CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol a Bologna.

C'è tutta la matericità che solo Burri sapeva modulare nell'opera Nero con punti, restituita al suo splendore dal restauro condotto da Muriel Vervat in collaborazione con l’Istituto di scienze del patrimonio culturale e l’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara”, entrambi parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Firenze. Datato 1958, il capolavoro pittorico, incluso nella celeberrima serie dei Sacchi e nel patrimonio del Gruppo Unipol, è visibile in tutta la sua grandezza all'interno della mostra Alberto Burri. Reloaded, curata da Ilaria Bignotti e allestita fino al 21 gennaio 2023 nelle due sedi di CUBO a Bologna, Porta Europa e Torre Unipol.L'OPERA DI BURRI RESTAURATA IN MOSTRA A BOLOGNA Ed è proprio Porta Europa a ospitare Nero con punti, il cui restauro è descritto anche da video e materiali didattici che approfondiscono alcuni temi fondamentali legati alla conservazione delle opere d'arte. Conservazione resa possibile dal ricorso a tecniche specifiche e compatibili con l'opera stessa, come spiegato dalla restauratrice Vervat: "Tra i fattori importanti che hanno caratterizzato le scelte, il senso e il valore di questo restauro vi è la considerazione di utilizzare un prodotto non tossico e di definire una peculiare modalità d’applicazione, nel rispetto sia dell’operatore addetto al restauro stesso, sia dell’ambiente. Inoltre, data la consapevolezza che il processo di invecchiamento dei materiali costitutivi di 'Nero con punti' è tuttora in atto, ci si è orientati verso l’impiego di un consolidante che non interagisse chimicamente con i materiali costitutivi dell’opera".ALBERTO BURRI E LA MATERIA Completano il percorso espositivo le quattro opere in mostra negli ambienti della Torre Unipol, prestate dalla galleria Tornabuoni Arte e poste in dialogo con il capolavoro restaurato. Si tratta di due esemplari di Catrame (1950), Muffa (1951) e Senza titolo (1952), emblemi dell'approccio organico e concreto di Burri alle peculiarità della materia. A esplicitare le caratteristiche dei lavori è la curatrice Bignotti: "Due di questi afferiscono al ciclo dei 'Catrami', entrambi datati 1950, scelti, nel percorso espositivo, per il dialogo che intessono con il grande 'Nero con punti', a partire dal problema della stratificazione e della composizione dei materiali. È ancora il nero a essere quinta massacrata dalle stratificazioni materiche biancastre, nell’opera 'Muffa' del 1951, che ribadisce la battaglia tra magma e composizione; nell’opera di un anno successivo, il 'Senza titolo' del 1952, ecco il sacco, assieme alla sabbia, al vinavil, al collage di altri materiali ancora, a provare a cucire il campo, a rimettere ordine tra i misteri della materia che Burri, così sapientemente, cuce e intesse, manipola e infuoca”. [Immagine in apertura: Alberto Burri, Nero con punti (dett.), 1958, iuta, vernice sintetica polimerica, vinavil, tela a tramatura sottile di fondo, 200 x 128 cm. Patrimonio artistico del Gruppo Unipol. Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri, Città di Castello © 2022]
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