L'arte visionaria di Escher conquista Firenze
ARTE
Geometrie allucinate, sortilegi matematici, linee che si perdono nell'infinito. I mondi complessi di Maurits Cornelis Escher si preparano a stupire Firenze. Accadrà a partire dal prossimo 20 ottobre, con l'inaugurazione di un'imperdibile antologica negli spazi del Museo degli Innocenti.
Archiviate le recenti esposizioni a
Trieste e a Genova, l'arte visionaria di Maurits Cornelis Escher si
prepara a stupire Firenze. E quale luogo migliore della “culla”
del Rinascimento italiano per accogliere i paradossi visivi
dell'artista olandese? Mirabolanti geometrie e vertiginosi punti di
vista popolano infatti le opere del genio nato a Leeuwarden nel 1898 e celebre per aver dato forma a mondi impossibili e surreali.
Riscoperto negli ultimi anni
grazie a mostre e pubblicazioni (come il fumetto stampato in
occasione del cinquantenario della sua morte, avvenuta nel 1972), il
disegnatore e incisore sarà al centro della nuova rassegna in programma, a partire dal prossimo 20 ottobre, presso il Museo degli Innocenti della città toscana.
A FIRENZE LA MOSTRA DI ESCHER
Sono circa duecento le opere esposte
all'interno della mostra Escher, curata da Mark Veldhuysen e
Federico Giudiceandrea. Tra queste figurano capolavori ben noti come
Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione
(1956), Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938):
ingegnosi “esercizi” di geometria che mettono alla prova chi li
osserva.
Prodotta e organizzata da Arthemisia in
collaborazione con la M. C. Escher Foundation, Maurits e In Your
Event, la rassegna nasce con l'intento di condurre il pubblico nelle inquietudini dell'artista e delle sue creazioni,
sempre in bilico tra arte, matematica, scienza, fisica, natura e
design.
LA COLLEZIONE DEL MUSEO DEGLI INNOCENTI
Eppure Escher non sarà l'unico
“ospite” d'onore della sede fiorentina. La mostra si presenta infatti come l'occasione
per conoscere e ammirare anche gli altri capolavori presenti nella
collezione del museo, situato all'interno del complesso monumentale
progettato da Filippo Brunelleschi. Nata per esporre le opere d’arte
dell’antico Spedale, grande centro d’accoglienza per bambini,
l'istituzione conta in archivio opere di artisti assoluti del
Rinascimento toscano e non solo: tra questi Domenico Ghirlandaio,
Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli e Piero di Cosimo.
[Immagine in apertura: Maurits Cornelis
Escher, Mano con sfera riflettente, 1935. Litografia,
31,1x21,3 cm. Collezione Maurits, Bolzano. All M.C. Escher works ©
2022. The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com]