L'estate fiorentina è all'insegna della grande fotografia: dal 18 giugno i riflettori si accendono su Villa Bardini e sul Forte di Belvedere, ospiti della mostra che riunisce opere originali degli Archivi Alinari e lavori contemporanei firmati da artiste del passato e del presente.

Sono le fotografe le assolute protagoniste della mostra in arrivo a Firenze, nella doppia cornice di Villa Bardini e del Forte di Belvedere. Dal 18 giugno al 2 ottobre 2022, le due sedi della città toscana accoglieranno un viaggio per immagini alla scoperta delle autrici che hanno contribuito a scrivere la storia del linguaggio fotografico, tra passato e presente. Curata da Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, FOTOGRAFE! trae spunto dall'eccezionale patrimonio degli Archivi Alinari per intrecciare un racconto visivo nel quale confluiscono vintage print, album e negativi della storica raccolta fiorentina così come le recenti produzioni di autrici contemporanee. Il risultato è un itinerario non cronologico ma tematico, costruito attorno alle analogie e alle differenze che intercorrono fra le poetiche e gli stili delle artiste in mostra. LE FOTOGRAFE IN MOSTRA A FIRENZE Si va quindi dalle fotografie, spesso inedite, che hanno fatto epoca, come quelle delle dagherrotipiste degli Anni Quaranta dell’Ottocento, tra cui Bernardine Caroline Théodora Hirza Lejeune, incluse nel fondo Oggetti Unici restaurato e digitalizzato nel 2021, alle stampe originali di personalità del calibro di Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, fino ad arrivare agli interventi di dieci autrici italiane contemporanee – Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari –, che spostano lo sguardo sul presente pur dialogando con le opere degli Archivi Alinari.IL PATRIMONIO DEGLI ARCHIVI ALINARI Nell'ottica di valorizzare il patrimonio Alinari, inoltre, due sezioni della rassegna sono dedicate ad altrettanti fondi della straordinaria raccolta : quello delle sorelle Wanda e Marion Wulz e quello di Edith Arnaldi, scrittrice e artista di matrice futurista conosciuta con lo pseudonimo di Rosa Rosà. Un'occasione da non perdere per approfondire la ricerca creativa di autrici che hanno fornito un apporto essenziale allo sviluppo delle sperimentazioni fotografiche. [Immagine in apertura: Federica Belli (Mondovı̀, 1998), The Lens (Through Which We See Ourselves), 2018. Stampa digitale Fine Art ai pigmenti di colore su Hahnemuhle Photo Rag]
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