Una mostra al Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano raccoglie oltre trenta opere dei maggiori esponenti del Futurismo. Proprio qui, ben 111 anni fa, il "padre" del movimento Giacomo Balla dipinse uno dei suoi capolavori assoluti.

Fu proprio a Montepulciano, nel 1912, che Giacomo Balla dipinse il suo capolavoro Dinamismo di un cane al guinzaglio: oggi, ben 111 anni dopo, la città gli rende omaggio con una grande mostra al Museo Civico Pinacoteca Crociani.  La rassegna Futuristi. Avanguardia italiana. Giacomo Balla e l’idea futurista, un “ritorno” a Montepulciano, visitabile fino al 30 settembre, raccoglie 32 opere degli esponenti di spicco del Futurismo: al fianco del grande Giacomo Balla, spiccano i nomi di Umberto Boccioni (presto in mostra alla Fondazione Magnani-Rocca in provincia di Parma), Fortunato Depero, Roberto Baldesarri, Tullio Crali, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna e Marisa Mori.GIACOMO BALLA A MONTEPULCIANO Ben 32 dipinti riassumono le linee guida inconfondibili del movimento artistico italiano più famoso al mondo: si tratta di un'accurata selezione di opere che con tratti dinamici e sfuggenti, forme geometriche audaci e colori vivaci, hanno rivoluzionato l’idea stessa di movimento, affrontando le sfide concettuali e formali che la nuova era industriale poneva alle avanguardie europee d’inizio Novecento.  “La mostra rappresenta un'opportunità unica per gli abitanti di Montepulciano e per tutto il pubblico dei visitatori che vorrà venire a visitarla; potranno così immergersi nell'energia e nell'innovazione dei futuristi, oltre che scoprire (o riscoprire) le numerose ‘perle’ contenute nel Museo Civico Pinacoteca Crociani”, ha dichiarato il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini.LA MOSTRA SUI FUTURISTI ALLA PINACOTECA CROCIANI "Un caleidoscopio di colori dinamico e sognatore. Così si può ben definire il Futurismo, un vero e proprio movimento di rottura della scena culturale italiana agli albori del Novecento", spiega il direttore del museo Roberto Longhi. "Il rinnovamento della cultura e dell’arte italiana sono ben rappresentati in questa mostra da oltre trenta opere che vanno dalla fine del primo decennio del Novecento alla fine degli anni Trenta, dai primi artisti futuristi alle propulsive rappresentazioni della ‘conquista dei cieli’ dei pittori aerofuturisti”. [Immagine in apertura: Fortunato Depero, Vassoio siciliano, 1926. Olio su tela. 58,8 x 70,4 cm. Courtesy LeoGalleries]
PUBBLICITÀ