La grande mostra autunnale dedicata a Giorgio de Chirico
ARTE
Il prossimo ottobre Palazzo Sarcinelli a Conegliano, in provincia di Treviso, accoglierà la mostra intitolata al genio indiscusso della Metafisica.
Con la sua poetica, basata sull'uso paradossale della luce e del punto di vista prospettico, Giorgio de Chirico ha scavato un solco profondo nella storia dell'arte recente, diventando un modello per i colleghi del suo tempo, che individuarono in lui un esempio da seguire nell'ottica di dare forma ad avanguardie diventate storiche. Basti pensare al Surrealismo, il cui fondatore, André Breton, vide in de Chirico un autentico capostipite del movimento nel quale sarebbero confluiti Ernst, Magritte, Dalí, che assorbirono la lezione dei primi dipinti metafisici realizzati dall'artista originario di Volo, in Grecia, fra il 1910 e il 1918.DE CHIRICO IN MOSTRA A CONEGLIANO
A quasi cento anni dal Manifesto surrealista del 1924, Palazzo Sarcinelli a Conegliano, in provincia di Treviso, dedica a Giorgio de Chirico una densa retrospettiva, visitabile dal'11 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024. Giorgio de Chirico. Metafisica continua, curata da Victoria Noel-Johnson, riunirà 71 opere dalle quali emergono i principali soggetti di de Chirico, come i manichini senza volto, le Piazze d’Italia, i gladiatori e gli interni ferraresi. DE CHIRICO E LA METAFISICA
Guidato da un incessante desiderio di sperimentazione, de Chirico non abbandonò mai l'ispirazione metafisica, che torna alla ribalta durante la stagione neometafisica (1965-1978 circa), di cui la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico possiede la più completa raccolta al mondo, protagonista di un ampio focus nell'ambito della imminente mostra di Conegliano. A emergere saranno anche i diversi ambiti creativi con cui l'artista si misurò, dalla pittura al disegno, dall'acquerello alla litografia alla scultura, influenzando non solo il Surrealismo, ma anche il Dadaismo, il Realismo magico, la Pop Art e la Transavanguardia, e mantenendo intatta l'attualità del proprio stile.
Come sottolinea la curatrice: "Elaborando un sistema pittorico di precisione matematica che distorce la realtà (attraverso l’uso illogico della prospettiva e della luce, unito all’accostamento irrazionale di oggetti comuni e fantastici in ambienti alterati e insoliti), l’artista produce scene di enigmatico isolamento o inquietante costrizione. Pervasa da un angoscioso presagio, l’atmosfera [...] della sua pittura mira a suscitare un senso di sorpresa, scoperta e rivelazione".[Immagine in apertura: ]