Il genio del Rinascimento ideò macchine difficilmente realizzabili: grazie alla famiglia Niccolai di Firenze molte sue invenzioni, oggi in mostra a Gubbio, hanno visto la luce.

Il Palazzo dei Consoli di Gubbio è uno dei luoghi simbolo della città umbra. Fino al 1° maggio, però, tutta l'attenzione del pubblico sarà rivolta alla mostra dedicata a uno dei maestri del Rinascimento: Leonardo da Vinci. L'esposizione L'ingegno di Leonardo. Le macchine riunisce oltre cinquanta modelli ispirati ai progetti del genio toscano, molti dei quali rimasero soltanto sulla carta, come una sorta di esperimento grafico. È un lavoro affascinante, dunque, quello filologico e interpretativo condotto con buona volontà e passione dalla famiglia Niccolai, che sin dagli anni Sessanta del secolo scorso ha deciso di impegnarsi a portare finalmente in vita le invenzioni leonardesche, dando forma nel corso dei decenni a ben quattrocento modellini ispirati alla febbrile inventiva dell'artista toscano. I PROGETTI DI LEONARDO DA VINCI I modelli esposti a Gubbio sono opera di due generazioni: Carlo Niccolai, il padre, cominciò l'avventura spinto dalla passione nel 1960. Il figlio Gabriele ne continua oggi con entusiasmo l'opera ed è il titolare del Museo delle Macchine di Leonardo da Vinci a Firenze. La selezione esposta a Gubbio è particolarmente emblematica dell'ingegno leonardesco: dall'odometro, uno strumento necessario per misurare le distanze, sino al ponte arcuato, ideato per attraversare i fiumi in maniera celere durante le operazioni militari. In mostra anche macchine di difficile realizzazione, come il celeberrimo “carro armato”, o l'ugualmente ambizioso cannone navale. Più semplice e ben più fattibile era un originalissimo girarrosto a vapore, tutte opere create a partire dai disegni leonardeschi, la cui riproduzione è presente al lato dei modellini. La fertile mente di Leonardo da Vinci partorì a quanto pare anche un automa: il progetto venne realizzato dai Niccolai grazie alla consulenza del grande Carlo Pedretti. Il sogno del volo è presente con i modelli dedicati all'elica, al deltaplano e al celeberrimo paracadute. L'interesse del genio leonardesco per l'idraulica è invece approfondito grazie al modello di una ruota dispensatrice d'acqua a ritmo costante, uno dei pochi progetti di Leonardo che fu effettivamente trasformato in realtà per Villa Rucellai a Firenze. Ne conosciamo l'aspetto grazie a un disegno di Benvenuto della Volpaia. LA MOSTRA SU LEONARDO A GUBBIO Gli affascinanti modelli invitano a un'esperienza hands on, totalmente interattiva e didattica: come sostengono gli organizzatori, è “vietato non toccare”. Le strutture, realizzate in legno, cotone, ottone, ferro e corde, tutti materiali esistenti all'epoca di da Vinci, suggeriscono un approccio creativo e divertente al mondo di Leonardo, un vero e proprio viaggio all'interno della mente del genio. Ma la mostra non si ferma solo al contesto del Palazzo dei Consoli: alcune ricostruzioni di invenzioni leonardesche sono presenti anche nel contesto urbano del centro storico di Gubbio. [Immagine in apertura: courtesy mostra L'ingegno di Leonardo - Gubbio]
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