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La pittura “en plein air” dei Macchiaioli in mostra a Torino
Arte
02 febbraio 2024
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La pittura “en plein air” dei Macchiaioli in mostra a Torino
Arte
02 febbraio 2024
La rivoluzione pittorica dei Macchiaioli “approda” al Mastio della Cittadella di Torino. Oltre 70 opere ripercorrono la storia del movimento "antiaccademico" italiano che ha preceduto l’Impressionismo e dato vita alla pittura moderna.
Tra i movimenti artistici italiani dell’Ottocento, il gruppo dei Macchiaioli, formatosi in Toscana nel 1855, è sicuramente quello che più si impose sulla scena internazionale, superando la prova del tempo, scrivendo una pagina indelebile della storia dell’arte. In un confronto costante con i pittori paesaggisti della Scuola francese di Barbizon, e influenzando i grandi artisti d'oltralpe, i Macchiaioli anticiparono infatti la grande arte degli impressionisti. A loro si deve, in parte, l’abbandono delle tradizioni accademiche e la nascita della pittura moderna: al Mastio della Cittadella di Torino, la mostra I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia ripercorre la loro vicenda.
I MACCHIAIOLI IN MOSTRA A TORINO
Aperta al pubblico dal 2 febbraio al 1° aprile, la rassegna, a cura di Simona Bartolena, riunisce più di settanta opere di oltre venti artisti italiani e francesi, con l’intento di ricostruire il complesso di intenzioni e stili che diedero vita, tra i tavolini del Caffè Michelangelo a Firenze, al movimento "antiaccademico" più famoso d’Italia. Le opere esposte – firmate da artisti del calibro di Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Giuseppe Palizzi, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati e Silvestro Lega – provengono per lo più da collezioni private, e sono quindi raramente ammirabili dal vivo.
LA RIVOLUZIONE DEI MACCHIAIOLI
Il percorso di visita, suddiviso in sette sezioni tematiche – Firenze 1850; I rapporti con la Francia; Il rapporto con i maestri: l’Accademia e il Purismo; Gli anni della sperimentazione; Il Risorgimento; Gli anni della maturità; L’eredità della Macchia –, approfondisce la tecnica della pittura en plein air e il motivo iconografico del paesaggio. Così, attraverso questo fil rouge, il progetto espositivo si propone di avvicinare il visitatori ai temi e agli stili che, adottati dai Macchiaioli, determinarono una vera e propria rivoluzione del fare pittorico.
[Immagine in apertura: Giovanni Fattori, Bovi al carro, 1868, olio su cartone. Collezione Palazzo Foresti, Carpi]
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