Una serie di duecento scatti realizzati da Sebastião Salgado ed esposti alla Fabbrica del Vapore di Milano racconta la foresta amazzonica: oltre a mostrarne la bellezza paesaggistica, l'esposizione dà voce anche alle popolazioni indigene che la abitano. Un itinerario affascinante per sensibilizzare sui rischi e le minacce climatiche a cui è soggetto il "polmone verde"  del Pianeta.



Reporter di spiccata sensibilità e testimone della condizione umana nelle varie regioni del mondo, Sebastião Salgado è protagonista della nuova mostra Sebastião Salgado. Amazônia alla Fabbrica del Vapore di Milano. Visitabile fino al prossimo 19 novembre, l'esposizione racconta, attraverso una serie di duecento scatti del fotografo brasiliano, la biodiversità e le popolazioni indigene dell'Amazzonia, rivelandone la bellezza e denunciandone anche la situazione di pericolo a causa del cambiamento climatico e della deforestazione.GLI SCATTI DI SALGADO SULL'AMAZZONIA Curato da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo, il percorso espositivo propone un'immersione totale nel "polmone verde" del Pianeta: divisa in due sezioni, la mostra introduce da un lato l'ambientazione paesaggistica della foresta pluviale brasiliana, dall'altro i popoli nativi che la abitano.  L'itinerario espositivo parte dalle Vedute aeree della foresta, prosegue con I fiumi volanti, immagini che illustrano l'umidità della zona e le grandi quantità d'acqua disperse dagli alberi, e Montagne, una raccolta di scatti dedicati ai rilievi montuosi del Brasile. Chiudono la prima sezione La foresta e Isole nella Corrente, incentrata sull'arcipelago del Rio Negro. La seconda parte dell'esposizione riunisce invece cento fotografie dei vari popoli nativi, dai Marubo agli Waurá fino ai Kuikuro, presentando anche una selezione di interviste video ai leader indigeni e tre installazioni di "ocas", le tipiche case dei nativi.L'ESPOSIZIONE ALLA FABBRICA DEL VAPORE Ad arricchire Amazônia sono anche alcune tracce audio immersive dedicate ai suoni della foresta, una selezione di video e soprattutto Amazônia Touch, il primo volume per non vedenti e ipovedenti che promuove l'inclusione nelle attività culturali. “Il mio desiderio con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo è che tra cinquant'anni anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto”, ha affermato Salgado. [Immagine in apertura: Sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte Pico da Neblina. Stato di Amazonas, Brasile, 2014 © Sebastião Salgado/Contrasto]
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