Si intitola “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione” l’importante retrospettiva che il MUDEC di Milano dedica al rivoluzionario pittore olandese. In calendario dal 24 novembre al 27 marzo, la mostra offrirà una panoramica sul'intero percorso creativo di questo grande protagonista del Novecento.

Conosciuto soprattutto come pioniere dell’arte astratta, Piet Mondrian è stato in realtà un grande esploratore di tutte quelle soluzioni formali in grado di trasmettere un forte senso di equilibrio e armonia. Secondo il celebre pittore, l’astrazione non è dunque un punto di partenza bensì il risultato di una lunga ricerca che muove i primi passi dall’osservazione della realtà. Al centro della sua primissima produzione vi sono infatti tutti quegli elementi, naturali e non, che compongono il caratteristico paesaggio olandese: corsi d’acqua, campi fioriti e mulini a vento. Nell'ottica di avvicinare il grande pubblico alla poetica di Mondrian, la città di Milano ospiterà per la prima volta in assoluto una retrospettiva a lui dedicata. LA MOSTRA DI MONDRIAN AL MUDEC DI MILANO Intitolata Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione, la mostra approderà al MUDEC mercoledì 24 novembre. Concepita dal direttore del Kunstmusem Den Haag, Benno Tempel, e curata da Doede Hardeman e Daniel Koep, la rassegna inviterà il pubblico – fino al 27 marzo – a immergersi completamente nel mondo dell’artista, intraprendendo un vero e proprio viaggio che parte dalla tradizione del paesaggio olandese e raggiunge le peculiarità di uno stile unico e personale. Attraverso un percorso espositivo che si snoda in maniera tematica, il visitatore avrà modo di scoprire la progressiva evoluzione stilistica di Mondrian “respirando” anche quel fermento creativo di cui lo stesso pittore faceva parte. Oltre ai vari dipinti dell’artista (provenienti da importanti istituzioni quali il Kunstmuseum Den Haag, il National Museum of Serbia di Belgrado e il Museo del Novecento di Milano), la rassegna include anche alcune opere realizzate sia dagli artisti della Scuola dell’Aja sia dai designer De Stijl. IL PERCORSO ESPOSITIVO Filo conduttore della mostra è appunto l’evoluzione della ricerca di Mondrian: un lungo processo iniziato nel 1892 (anno in cui il pittore si iscrisse alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam), che lo porterà, nel corso del tempo, a sintetizzare sempre di più le forme da lui analizzate fino a confrontarsi con alcune tendenze del primo Novecento quali il Post-impressionismo, il Fauvismo e il Cubismo. Ad arricchire l'itinerario saranno due sezioni speciali, una dedicata all’influenza che la pittura di Mondrian ha avuto sui designer dell’epoca (un esempio su tutti la celebre poltrona Red and Blue realizzata da Gerrit Rietveld), a cura dalla storica del design Domitilla Dardi, e un'altra interamente incentrata sul rapporto tra il maestro olandese e la musica. A illustrare le numerose analogie tra il modus operandi dell’artista e il concetto di composizione musicale sarà una videoinstallazione appositamente realizzata dal collettivo italiano Storyville. [Immagine in apertura: Piet Mondrian. Mulino Oostzijdse con cielo blu, giallo e viola, c. 1907-08. Olio su tela. Kunstmuseum Den Haag]
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