Tutto pronto a Villa Lais a Roma per la seconda edizione di “.MOV”, il festival dedicato alla videodanza internazionale. Dal 18 al 21 luglio la manifestazione presenta un ricco cartellone di eventi, proiezioni e workshop, con partecipazioni da ben 17 paesi da tutto il mondo.

Dopo il successo dell'edizione d’esordio, si rinnova anche per il 2024 l'appuntamento con il festival romano dedicato alla videodanza internazionale. Dal 18 al 21 luglio .MOV prende infatti piede nella splendida cornice dell’anfiteatro di Villa Lais, con un ricco cartellone di proiezioni, performance e workshop per adulti e bambini. Completamente ad accesso gratuito, il festival – con la direzione artistica Roberta Nicolai – presenta al pubblico una selezione di opere e di pratiche intermediali che nascono dall’incontro tra la danza e i linguaggi filmici.A ROMA IL FESTIVAL DEDICATO ALLA VIDEODANZAIl centro storico della Capitale diventa così un crocevia non solo di forme espressive, ma anche di culture: in programma, infatti, le proiezioni di cortometraggi provenienti da 17 paesi nel mondo, dal Canada al Brasile, passando per il Vietnam, la Finlandia e l’Argentina. Seppur eterogenee per visioni estetiche e stili, tutte le pellicole sono unite da una sensibilità comune e un approccio alla creatività non stereotipata. Attraverso sguardi inediti, le produzioni filmiche in rassegna offrono nuove prospettive sul corpo, sulle sue età e abilità, in una riflessione corale sulle relazioni che la corporeità del singolo stringe con i contesti culturali, architettonici e sociali. La rassegna si apre il 18 luglio con Dear passengers, la storia di un viaggiatore solitario che intraprende un pellegrinaggio per trovare sollievo dal suo desiderio irrequieto. La serata prosegue, tra gli altri titoli in calendario, con lo spagnolo TIMECODE, che svela i segreti catturati da una telecamera di sorveglianza.IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL .MOV 2024Il giorno seguente prende il via con una "breve storia dell'umanità" girata tra Svezia e Olanda e intitolata Dear tree, please don't spill on our grave. Spazio al processo della creazione artistica con la pellicola tedesca the ongoing process of trying to make sense; si vola fino in Argentina per osservare poi un gruppo di ballerini che, attraverso il movimento, ripensano lo spazio urbano in PH Propiedad Horizontal. Arriva proprio dall’Italia il cortometraggio Sogno più non ricordo, una rappresentazione onirica e simbolica sul tema della soglia e dell’attraversamento. In occasione del centenario della nascita dell'artista e poeta Gianni Toti, il 20 luglio – grazie alla collaborazione con la Biblioteca Totiana – va in scena ValeriaScopia o dell'amMAGLIatrice: si tratta dell'opera che, con sguardo lungimirante, l'artista realizzò come esperimento di videodanza già nel 1983. Nel giorno di chiusura della rassegna, il 21 luglio, è prevista anche la proiezione di Crangon Crangon Eyes di Daria Greco, un progetto audiovisivo prodotto dallo stesso festival e basato sulla performance coreografica Crangon Crangon (2022), che attraverso il corpo mette in discussione l’idea lineare e finalistica di progresso.[Immagine in apertura: Crangon Crangon Eyes © Vittorio Antonacci]
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