Il New York City Center, il centro per le arti performative della Grande Mela, ospita "Fiorucci Wall", il muro dipinto a Milano da Keith Haring su commissione del fondatore del leggendario brand di moda. Un'occasione unica per conoscere una delle opere più ambite e meno note del celebre street artist.

Quella di Keith Haring ed Elio Fiorucci è la storia di un’amicizia. Un rapporto di stima e affetto che nasce, prima di tutto, dalla condivisione di un desiderio di espressività, e dalla comune ambizione a produrre e offrire al pubblico “bellezza”. Frutto di un periodo frizzante come lo erano gli anni Ottanta, nel quale l'unione tra figure di rilievo dell'imprenditoria ed esponenti del sistema dell'arte era abitudine piuttosto che eccezione, il legame tra Haring e Fiorucci trova nella celebre collaborazione per lo store di Milano il suo punto più alto. Siamo nel 1983. Il fondatore del leggendario brand di moda italiano, noto per il carattere sperimentale e pop dei suoi abiti, decide di far cambiare aspetto allo storico negozio in Galleria Passarella (il primo punto vendita Fiorucci, fondato nel 1967 nei pressi di San Babila). Per il restyling non ha dubbi: a occuparsi di rivitalizzare lo spazio sarà Keith Haring, "re" incontrastato del graffitismo e della street art newyorkese. LA COLLABORAZIONE CON FIORUCCI Grazie alla preziosa collaborazione dell’art director del marchio Fiorucci, Tito Pastore, Elio e Haring stabiliscono l'accordo: la riprogettazione dello store avverrà come una sorta di performance, con l'intento di regalare al pubblico italiano un momento di scoperta e stupore unico. E così fu. Nel corso di tredici ore, nell'ottobre di quell'anno, Keith Haring – insieme al giovane Angel Ortiz “LA2” – trasferisce sulle pareti interne del negozio Fiorucci i suoi “subway drawings”, i disegni che animavano di vita e di energia il grigio della metropolitana newyorkese. I muri della struttura diventano in poche ore superfici “vive” e in grado di parlare alla gente, grazie alla consueta galassia di omini e soggetti colorati, realizzati nel corso di un evento rimasto epico nella storia della cultura milanese. IL MURALE DI KEITH HARING Un “pezzo” di quello storico progetto è attualmente esposto a New York, dove sarà visibile al pubblico fino alla fine del 2021. Si tratta di un grande pannello dipinto da Haring in quell'occasione, “salvato” da Fiorucci dopo lo smantellamento dell'installazione e conservato nella sua personale collezione. Proveniente dal MACo – Museum of Antique and Contemporary arts di Chiang Mai, in Tailandia, il murale sarà esposto fino a dicembre presso il New York City Center, il centro per le arti performative della Grande Mela. È qui che l'opera, raramente esposta in passato e mai prima d'ora arrivata sul suolo statunitense, delizierà il pubblico, gettando luce su una delle operazioni artistiche e sperimentali più significative dell'arte del nostro tempo. [Immagine in apertura: Fiorucci Wall, Keith Haring. Photo Paula Lobo]
PUBBLICITÀ