Il nuovo allestimento delle Gallerie dell'Accademia di Venezia
ARTE
Apre finalmente al pubblico il nuovo
percorso espositivo delle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Due nuove
sale ospiteranno i capolavori del Seicento e Settecento veneziano:
tra gli altri il monumentale “Castigo dei serpenti” di Tiepolo.
Lungo più di tredici metri, e appena
restaurato, il poderoso Castigo dei serpenti di Giambattista
Tiepolo è il vero protagonista del nuovo allestimento delle Gallerie
dell'Accademia di Venezia: un progetto di espansione e ammodernamento
che dona agli spazi del museo lagunare nuovo splendore e sontuosità.
Inaugurato ieri, 31 agosto, alla
presenza del ministro Dario Franceschini, il percorso
espositivo si sofferma sui temi e sui maggiori esponenti della
pittura del VXII e XVIII secolo, completando al meglio l'itinerario
di visita che caratterizza il pianoterra dell'istituzione (dedicato
all'arco temporale dal Seicento all'Ottocento).
LE DUE NUOVE SALE
Sono due, in particolare, i nuovi
ambienti donati all'edificio (per un totale di circa 800 metri
quadrati in più destinati a un corpo di opere parte delle quali mai
esposte prima). A “dividersi” i sessantatré nuovi capolavori
aggiunti alla collezione sono le sale 5 e 6. La prima, dedicata
alla produzione in grande formato del Seicento veneziano, presenta una
selezione di tele e pale monumentali: tra queste la splendida
Deposizione di Cristo dalla croce di Luca Giordano, il
recentemente restaurato Daniele nella fossa dei leoni di
Pietro da Cortona e l’ampio frammento della Parabola del
banchetto di nozze di Bernardo Strozzi.
Il secondo ambiente (ovvero la sala 6)
si sofferma invece sulle opere più rappresentative del Settecento
veneziano, distribuite in specifiche sezioni tematiche. Ad aprire il
salone è la vivace scena di Erminia e Vafrino di Gianantonio
Guardi (presentata al pubblico dopo l’accurato restauro), mentre la
lunga parete sud della stanza ospita il grandioso Castigo dei
serpenti di Tiepolo, accompagnato dai lavori di Pietro Longhi e Giulia Lama (quest'ultima in mostra con Giuditta e Oloferne).
UN MUSEO NEL MUSEO
Impreziositi dall'innovativo impianto di
illuminazione a tecnologia LED, i nuovi spazi restituiscono
finalmente circolarità al percorso espositivo del pianoterra,
coniugandosi al meglio con gli ambienti che li precedono e li seguono
nell'itinerario di visita.
“Con questa iniziativa le Gallerie
diventano il luogo privilegiato, nel panorama mondiale, per conoscere
un tassello importante e ancora poco noto della storia dell’arte,
in particolare della pittura a Venezia e nel Veneto nel Seicento, che
per la prima volta viene rappresentata in museo con uno spazio
interamente a essa dedicato”, ha dichiarato il direttore
Giulio Manieri Elia, che ha curato il progetto insieme a Roberta
Battaglia e Michele Nicolaci. “Un’assoluta novità è anche
l’allestimento del salone settecentesco che, accanto a capolavori
inediti, presenterà una sorta di ‘museo nel museo’, riservato a
uno dei geni dell’arte di sempre, Giambattista Tiepolo”.
[Immagine in apertura: © G.A.VE Archivio fotografico, foto di Matteo De Fina, su concessione del Ministero della Cultura - Gallerie dell’Accademia di Venezia]