Realizzata fra il 1969 e il 1979, l'Ambasciata d'Italia a Brasilia progettata da Pier Luigi Nervi è al centro di un progetto online che riunisce documenti appartenenti all’Archivio del MAXXI Architettura e testimonianze video di esperti.

Al pari della produzione dei grandi maestri dell'arte internazionale, anche l'opera degli architetti e degli ingegneri artefici di un profondo rinnovamento in entrambe queste discipline offre continue occasioni di analisi, indagine e ricerca. L'ingegno di Pier Luigi Nervi, ad esempio, ispira costantemente progetti editoriali ed espositivi, che spesso vengono promossi in parallelo agli interventi di conservazione delle strutture di cui fu artefice. Si tratta di percorsi che azzerano le distanze fra i luoghi e le epoche: autore di soluzioni formali ritenute ancora oggi innovative, Nervi lavorò intensamente in Italia, riuscendo a portare a termine opere anche all'estero, negli Stati Uniti, in Sud America, Africa e Australia. Appartiene proprio alla fase internazionale della sua carriera l'Ambasciata d'Italia a Brasilia, la cui vicenda costruttiva è al centro di una recente iniziativa destinata non solo agli specialisti del settore.PIER LUIGI NERVI E L’AMBASCIATA D’ITALIA A BRASILIA Accessibile attraverso il sito online dedicato, il progetto promosso dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia e dal MAXXI ripercorre tutto l'iter edificatorio dell'ultima opera direttamente seguita dall’ingegnere torinese. Sintesi del suo celebre slancio sperimentatore, la struttura gli venne commissionata nel 1969 dall'allora Ministro degli esteri Pietro Nenni. Circondata dai giardini ideati dall’architetto paesaggista brasiliano Ney Dutra Ururahy, l'Ambasciata si caratterizza per il ricorso al cemento armato, nel cui impiego l'Italia primeggiò nel secondo dopoguerra anche in ambito infrastrutturale, con risultati di indiscussa potenza espressiva, e l'adozione del tetrapode come elemento fondamentale dell'intero impianto. Sollevata da terra, grazie all'ordinata maglia di pliastri, la sede diplomatica (che include anche la residenza dell’Ambasciatore) si sviluppa al'interno di un volume a base quadrata, contraddistinto nello sviluppo in altezza da spigoli inclinati.IL PROGETTO DIGITALE DEL MAXXI Curato dalla storica dell’ingegneria strutturale Tullia Iori, il percorso digitale Pier Luigi Nervi e l'Ambasciata d'Italia a Brasilia conduce alla scoperta di questo affascinante progetto. Disegni, documenti, carteggi, fotografie storiche, elaborati grafici, conservati presso l’Archivio del MAXXI Architettura, vengono combinati con testimonianze video d'eccezione. A prendere la parola, alternandosi con le immagini dell'edificio oggi, a poco più di quarant'anni dalla sua ultimazione, sono storici, studiosi, accademici e ricercatori di rilievo internazionale; fra loro anche Maristella Casciato, Senior Curator of Architectural Collections al Getty Research Institute di Los Angeles. I contributi chiariscono anche le peculiari condizioni che portarono alla nascita e allo sviluppo urbanistico di Brasilia, città che lega indissolubilmente la propria genesi (e fama) alla figura dell'architetto brasiliano Oscar Niemeyer. L'Ambasciata d'Italia rientra a pieno titolo nel circuito degli edifici attrattivi della capitale brasiliana; recentemente è stata rinnovata, nei suoi spazi interni e negli arredi, dalla coppia di designer brasiliani di origine italiana formata dai fratelli Humberto e Fernando Campana. [Immagine in apertura: Ambasciata d’Italia a Brasilia, Esterno, photo Paulo Victor, 2021, courtesy Ambasciata d’Italia a Brasilia]
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