Programmati tutti gli interventi di restauro, valorizzazione e riqualificazione previsti per la rinascita del giardino storico più importante d’Europa. L'ambizioso progetto, comprendente ben quaranta iniziative differenti per la maggior parte finanziate dalle Gallerie degli Uffizi, si concluderà nel 2030.

Presentato il ricco programma di interventi che, nell’arco dei prossimi otto anni, renderà più suggestivi, accessibili – e sostenibili sotto il profilo ambientale – gli oltre trenta ettari di uno dei giardini formali più belli d’Italia: il Giardino di Boboli di Firenze. Il maxi progetto prevede il restauro e il ripristino di sculture e fontane, il miglioramento della fruizione dei percorsi per i visitatori affetti da disabilità, la creazione di nuovi servizi e spazi, l’ottimizzazione delle risorse idriche e l’installazione di nuovi sistemi di illuminazione e videosorveglianza. “Un impegno concreto non solo per riportare Boboli alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma per andare oltre, e renderlo il miglior museo all’aperto al mondo”, così il direttore Eike Schmidt ha commentato il piano, dal valore complessivo di oltre cinquanta milioni di euro.I LAVORI IN CORSO E LA KAFFEEHAUS In realtà risultano già numerosi gli interventi di restauro conclusi (o in via di conclusione) del progetto Boboli 2030. Nel Giardino, fortemente voluto nel Cinquecento dalla duchessa Eleonora di Toledo, è stata infatti completata l’installazione di una nuova segnaletica concepita soprattutto per rendere più agevoli, a persone con difficoltà, le pendenze e la durata dei percorsi. Risultano poi terminati i restauri della Fontana delle Scimmie e della prima parte del Giardino dei Principini, oltre all'innovativo sistema di sorveglianza alle Pagliere. Prevista per ottobre la riapertura della suggestiva caffetteria panoramica granducale della Kaffeehaus: il complesso recupero architettonico dell'immobile ha incluso il ripristino degli affreschi settecenteschi e la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento e illuminazione.  Per il Giardino della Camelie, situato tra l'ala sud di Palazzo Pitti e il bastione della Meridiana, invece, oltre a un consolidamento strutturale delle murature, è stato necessario un restauro delle sculture e dei dipinti murali della grotta, e l’installazione di un nuovo impianto di irrigazione per il mantenimento delle numerose varietà di camelie presenti e per il ripristino delle funzionalità dei giochi d’acqua delle fontane. Un nuovo sistema di illuminazione renderà inoltre possibili le aperture serali del sito, nato per mettere in comunicazione gli appartamenti privati del principe Mattias de' Medici con il Giardino di Boboli.  IL RESTAURO DEL GIARDINO DI BOBOLI I prossimi progetti programmati per il Giardino prevedono, tra gli altri, la costruzione di un ascensore ipogeo (cinto da una scalinata ottagonale) che, per rendere l’accesso al sito meno faticoso alle persone affette da disabilità, collegherà il Cortile dell’Ammannati con l’Anfiteatro e con il “ritrovato” Mezzanino della Muletta (celebre per gli affreschi di Salvator Rosa, Pietro da Cortona, Jacopo Chiavistelli, Andrea Ciseri e per il Giardino di Giovan Carlo de' Medici). Previsti, poi, i restauri architettonici del palazzetto al Prato dei Castagni, che sarà trasformato in uno spazio multifunzionale comprensivo di ludoteca, gelateria-caffetteria e una grande terrazza esterna. Calendarizzati infine le ristrutturazioni architettoniche e scultoree della Vasca del Nettuno e di quella dell’Isola, il restauro delle oltre trecento statue di età classica, rinascimentale e barocca che popolano il Giardino, l’installazione di un nuovo sistema di didascalie esplicative, e l'impianto di un apparato di illuminazione a basso consumo. [Immagine in apertura: crediti Gallerie degli Uffizi]
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