Tutto pronto per il restauro della straordinaria Deposizione di Rosso Fiorentino
ARTE
Il prossimo settembre, nel cinquecentesimo anniversario della sua realizzazione, la “Deposizione” di Rosso Fiorentino sarà oggetto di un consistente intervento di restauro. Obiettivo? Donare nuovo vigore al capolavoro rinascimentale decantato nei film di Pier Paolo Pasolini.
La figura di Cristo al centro della
composizione, mentre un gruppo di uomini (guidati da Nicodemo e
Giuseppe di Arimatea) depone il corpo esanime del Salvatore dalla
croce. Ai piedi Maria e Maddalena si abbracciano
circondate da altre donne, creando una scena che sembra muoversi di
fronte ai nostri occhi. È questa la sintesi della gloriosa
Deposizione, l'olio su tavola dipinto negli anni Venti del
Cinquecento dal manierista Rosso Fiorentino.
Custodita presso la Pinacoteca di
Volterra, dove è orgogliosamente conservata come uno dei pezzi più ammirati del museo, l'opera si prepara a un consistente restauro –
recentemente annunciato dall’ex Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, Andrea Muzzi, e portato avanti
sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle
Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, diretta da
Esmeralda Valente, con la supervisione dello storico
dell’arte Amedeo Mercurio e della restauratrice Elena Salotti.
LA DEPOSIZIONE DI ROSSO FIORENTINO
È a settembre che l'équipe di esperti
si riunirà, inaugurando ufficialmente l'operazione. Sede
dell'intervento sarà la stessa Pinacoteca, pronta a trasformarsi in un “cantiere” aperto al pubblico, al quale
sarà consentito di assistere al processo di lavoro grazie a una speciale
vetrata allestita presso la sala dedicata a Rosso Fiorentino.
LE FASI DEL RESTAURO
Conosciuta come uno dei capolavori più
iconici del Rinascimento italiano, nonché apprezzata da figure quali
Gabriele D'Annunzio e Pier Paolo Pasolini – che richiamò la
composizione in diversi suoi film –, l'opera (delle dimensioni di 375 x 196 cm)
sarà in primo luogo “esplorata” nel dettaglio grazie all'uso
delle nuove tecnologie: analisi chimiche e fisiche, e indagini
diagnostiche preliminari, consentiranno infatti di “attraversare”
per la prima volta gli strati di colore della superficie, conoscendo
i disegni preparatori e lo “stato di salute” della struttura in
legno.
Solo successivamente si procederà al
vero e proprio restauro, osservabile in diretta nella sala della
Pinacoteca e attraverso uno speciale video-diario che racconterà la
storia dell’opera, illustrando le varie fasi di lavorazione
eseguite da Daniele Rossi e dai suoi collaboratori.
[Immagine in apertura: Rosso
Fiorentino, Deposizione. Courtesy Consorzio turistico
Volterra, dettaglio]