A Torino la lunga “storia d'amore” tra cinema e circo
DANZA E TEATRO
La Mole Antonelliana di Torino rende omaggio all'universo circense, mettendo in scena uno spettacolo mozzafiato dedicato alle relazioni che nel corso della storia sono intercorse tra attori, giocolieri, registi, acrobati e danzatori.
Cinema e circo hanno più volte, nel
corso del Novecento, incrociato le loro strade. Prova ne sono le
numerose figure circensi scelte come protagonisti di pellicole
passate alla storia (su tutte Cabiria, il film del 1914
dedicato alle imprese eroiche di Maciste). Imprescindibile è inoltre
il nome di Federico Fellini, profondamente legato al mondo onirico
del circo e autore di capolavori che spesso facevano ricorso a
giocolieri, acrobati e cascatori (non è un caso che il primo film del regista di Rimini premiato con l'Oscar, La strada,
raccontasse una vicenda legata proprio all'ambiente circense).
LO SPETTACOLO ALLA MOLE DI TORINO
Forme di spettacolo tra le più
popolari e frequentate agli albori del Novecento, queste due
discipline si preparano a essere raccontate ora in uno dei luoghi
prediletti dagli amanti della settima arte: la Mole Antonelliana di
Torino, sede del Museo Nazionale del Cinema. È qui che, dal 24
giugno al 3 luglio, il contatto e le corrispondenze tra questi due
mondi saranno raccontati all'interno di uno spettacolo mozzafiato: un
evento che promette di trasformare l'iconico monumento sabaudo in un
“palcoscenico” animato da acrobati aerei, giocolieri e danzatori.
LE RELAZIONI TRA CINEMA E CIRCO
Realizzato grazie alla collaborazione
tra la Fondazione Cirko Vertigo e il
Museo Nazionale del Cinema, Cinema e circo, una lunga
storia d’amore – questo il titolo del progetto, diretto da
Paolo Stratta – è un omaggio al dialogo tra queste due forme di
spettacolo diverse e simili.
Messo in scena ogni sera (gli orari
sono consultabili sul sito della fondazione), l'evento coinvolge numerosi professionisti dell'arte circense, chiamati a entusiasmare
il pubblico con danze e spettacoli dedicati ai film, ai registi e
agli attori simbolo di questa corrispondenza tra “set” e
“tendone”. Sfruttando la verticalità dello spazio della Mole,
gli artisti si muoveranno fra terra e cielo, accompagnati dalle
musiche dal vivo di Fabio Barovero (che per l'occasione riproporrà
le colonne sonore di alcuni dei più grandi compositori italiani per
il cinema, da Ennio Morricone a Nino Rota).
Tra le performance più attese
dell'evento (fruibile anche da Genova e Firenze, grazie a una serie
di proiezioni aperte al pubblico), quella del funambolo Andrea
Loreni, che camminerà su un cavo sospeso a 35 metri dal suolo per
un tratto di circa 25 metri.
[Immagine in apertura: Fondazione Cirko
Vertigo. Cinema e circo, una lunga storia d’amore. Photo AM
Ritratti]