Opera dello studio newyorkese Reiser + Umemoto, RUR Architecture, il TMC - Taipei Music Center è stato concepito per diventare il punto di riferimento della musica pop in Asia. Il nuovo complesso architettonico è al centro di una mostra nella Grande Mela, che ne ripercorre il processo costruttivo e descrive l'approccio interdisciplinare adottato dai progettisti.

A Taiwan la musica pop ha il suo "regno".  Completato nel 2021 e finanziato dal locale Ministero della Cultura, il TMC - Taipei Music Center è infatti il primo edificio del Paese interamente dedicato a un genere musicale che, pur essendo presente in tutto il mondo e qualificandosi come fenomeno globale, risente alle diverse latitudini delle influenze regionali e linguistiche. La struttura è stata concepita dallo studio newyorkese Reiser + Umemoto, RUR Architecture come un hub multifunzionale, in grado di fornire alla capitale taiwanese anche un nuovo, attrattivo spazio pubblico; include tre edifici: la Concert Hall, che può ospitare fino a 5.000 persone; il Cultural Cube, dedicato alla storia della musica pop a Taiwan; il Creative Hub, un incubatore per giovani talenti musicali. La sua peculiare vicenda costruttiva ha ispirato la mostra Lyrical Urbanism: The Taipei Music Center , visitabile fino al 29 aprile alla Irwin S. Chanin School of Architecture del Cooper Union di New York.A NEW YORK LA MOSTRA DEDICATA AL TAIPEI MUSIC CENTER Fotografie in maxi formato, modelli architettonici, disegni e media audiovisivi, che esplorano l'evoluzione l'industria musicale taiwanese e le ambizioni cosmopolite della nazione, ritmano il percorso espositivo di Lyrical Urbanism. Accompagnata da una serie di iniziative collaterali di approfondimento, inclusa una performance musicale composta per l'occasione che ha debuttato in occasione dell'apertura, la rassegna persegue due obiettivi. Oltre a illustrare le sfide architettoniche del progetto, evidenziando anche gli inevitabili cambiamenti avvenuti durante la lunga gestazione, si sofferma sulle relazioni fra le "radici architettoniche" statunitensi della struttura e la cultura taiwanese.  La scelta da parte della giuria di un studio non locale e all' apparenza "distante" dalla cultura asiatica ha in realtà finito per attivare "una collaborazione profondamente interdisciplinare, che ha portato a lavorare a stretto contatto con gli esperti tecnici e le autorità governative di Taiwan, pur rimanendo ognuno all’interno delle proprie competenze", ha raccontato Jesse Reiser, direttore di RUR Architecture. "Quindi, allora come oggi, è vero che forse all’inizio si sapeva poco della musica e della cultura taiwanese, ma si sapeva molto su come un’architettura potesse essere progettata per essere adottata in qualsiasi cultura o contesto urbano. Questo è ciò di cui parla soprattutto la mostra: come la materia dura e spesso estranea dell’architettura viene assorbita nella vita quotidiana". Fra i progetti più rappresentativi dello studio newyorkese rientra la pluripremiata O-14 Tower di Dubai, un grattacielo per uffici di 22 piani ultimato dieci anni fa. ARCHITETTURA CONTEMPORANEA A TAIPEI  La storia del TMC prese il via nel 2010, quando l'allora emergente studio Reiser+Umemoto, RUR Architecture vinse due concorsi nella capitale taiwanese: quello per l'hub e distretto musicale, appunto, e la competizione per il Kaohsiung Port Terminal a Taiwan. Entrambi i cantieri hanno preso il via nel 2013 e il secondo complesso dovrebbe essere completato quest'anno. Sempre nel 2022 dovrebbe avere luogo l'inaugurazione dell'attesissimo Taipei Performing Arts Center, progettato dallo studio Office for Metropolitan Architecture (OMA), guidato dall'architetto Pritzker Prize Rem Koolhaas, in collaborazione con lo studio locale Kris Yao | Artech e con la società di ingegneria Arup. [Immagine in apertura: Taipei Music Center. Reiser+Umemoto, RUR Architecture. Yana Zhezhela & AlekVatagin, photographers]
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