Voce fuori dal coro della moda internazionale, la stilista Vivienne Westwood è al centro di una densa monografia. Un libro (in uscita il 2 settembre per L'Ippocampo) dedicato alla produzione della “madrina” della moda punk.

Difficile immaginare cosa sarebbero stati i Sex Pistols senza l'impronta di Vivienne Westwood. Sì, perché l'ormai ottantenne stilista britannica ha contribuito a forgiare in maniera indiscutibile l'estetica della controculture di quegli anni. VIVIENNE WESTWOOD TRA MODA E PUNK Autrice delle parole di alcune canzoni del gruppo inglese, ma soprattutto della famosa maglietta strappata con su scritto “Destroy” indossata da Johnny Rotten (e ora conservata al Victoria & Albert Museum), la fashion designer regalò all'intera scena punk l'estetica che ne avrebbe contrassegnato l'immagine agli occhi del pubblico. A lei si devono l'utilizzo di spille, borchie, maglioni bucati e t-shirt con immagini irriverenti: elementi distintivi che avrebbero contribuito a sancire il successo tanto delle band dell'epoca quanto della stessa stilista, passata alla storia per le sue creazioni stravaganti e provocatorie. Dopo la serie di volumi dedicati alle grandi maison della moda mondiale, la casa editrice L'Ippocampo punta i riflettori proprio sull'indomabile artista britannica, nata nel 1941 in un villaggio del Derbyshire, e da poco giunta al traguardo delle ottanta candeline (spente lo scorso 8 aprile). IL LIBRO IN USCITA Curato da Alexander Fury, il libro – dal titolo Vivienne Westwood. Sfilate (in uscita il 2 settembre) – è un poderoso tributo alla carriera della protagonista: dalla sfilata di debutto del 1981 a oggi. Ricca di immagini e approfondimenti, la monografia presenta oltre 1100 look (comprensivi di acconciature, make-up, gioielli e accessori), ideati dalla stilista e sfoggiati dalle top model più famose della storia: da Kate Moss a Naomi Campbell. “Lavoro nella moda solo perché voglio distruggere la parola ‘conformismo’”, dichiarò Vivienne Westwood all'inizio della sua carriera. Un motto che sempre ha accompagnato la ricerca di questa voce combattiva e indipendente della moda del nostro tempo. [Immagine in apertura: Niall McInerney, Photographer © Bloomsbury Publishing Plc]
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