Arte e Eros. Klossowski, Molinier, Bellmer, Rama

sulla mostra

Arte e Eros è il titolo del primo capitolo di una trilogia – Eretica e Erotica – dedicata ad alcune tra le principali figure sovversive e irriverenti del mondo dell'arte del Novecento. La mostra, curata da Denis Isaia e nata da un'idea di Vittorio Sgarbi e Massimo Minini, è incentrata sull’intellettuale, filosofo, traduttore e scrittore Pierre Klossowski, che a partire dagli anni Cinquanta inizia anche a illustrare a tema erotico, le sue opere letterarie. L’ampio nucleo di disegni dell’autore francese (presentati in Italia per la prima volta), viene messo a confronto, nel corso della rassegna, con la produzione erotica di altri tre artisti di ispirazione surrealista, suoi contemporanei e frequentatori degli stessi ambienti: Carol Rama, Hans Bellmer e Pierre Molinier.


L’IMMAGINARIO EROTICO DI KLOSSOWKY IN MOSTRA AL MART DI ROVERETO


Il percorso espositivo si avvia, dunque, con gli enormi tableaux vivants di Klossowski, disegni di due metri di altezza incentrati sulle vicende erotiche narrate all’interno delle sue opere letterarie. In particolare, l’autore si focalizza sul romanzo Roberte ce soir, volume centrale della trilogia Le leggi dell’ospitalità. Tra i temi chiave dell’immaginario sessuale di Klossowsi ritroviamo il rito religioso, l’aggressione, il feticismo e la curiosità adolescenziale sul sesso. A quest’ultimo soggetto è anche dedicata un’intera sala della mostra.


ESPOSTE OPERE DI CAROL RAMA, PIERRE MOLINIER E HANS BELLMER


Ma se l’intera produzione di Klossowski, se pur estremamente audace, resta misurata e intellettuale, al contrario, Rama, Molinier e Bellmer esplorano i propri istinti passionali in modo viscerale, a tratti perverso. La sezione dedicata a Carol Rama, tra le prime donne a dedicarsi a temi considerati "immorali", presenta corpi femminili imperfetti e difettosi, permeati da una forte carica erotica e dagli enigmatici risvolti psichici. Feticismo e pratiche bondage, invece, nelle circa cinquanta opere, tra autoscatti e fotomontaggi, realizzati dal fotografo Pierre Molinier. Una raccolta di pulsioni estreme e inquietanti, infine, si rintraccia nelle opere firmate da Hans Bellmer: fotografie e collage in cui corpo e psiche si compenetrano con violenza, fino quasi a fondersi.

[Immagine in apertura: Carol Rama, Bricolage, 1967, Collezione De Iorio]

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