Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini
sulla mostra
Portano la firma di artisti del calibro di Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi, De Nittis e Boldini gli oltre 90 capolavori che scandiscono il percorso espositivo della mostra ospitata nelle sale di Palazzo Martinengo, a Brescia. Dal titolo Donne nell'arte. Da Tiziano a Boldini, la rassegna ripercorre quattro secoli di storia dell'arte italiana da un preciso punto di osservazione: prende in esame infatti il ruolo della rappresentazione dell’universo femminile dagli esordi del Rinascimento fino alla Belle Époque, senza dimenticare il Barocco.
LE DONNE NELL'ARTE IN MOSTRA A BRESCIA
Le otto sezioni tematiche della mostra – Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa e storia antica; Ritratti di donne; Natura morta al femminile; Maternità; Lavoro; Vita quotidiana; Nudo e sensualità – consentono al visitatori di "compiere un emozionante viaggio ricco di sorprese, impreziosito da dipinti inediti scoperti di recente in prestigiose collezioni private, opere mai esposte prima d’ora, e incontri ravvicinati con celebri donne del passato, tra cui la bresciana Francesca (Fanny) Lechi", come ha evidenziato il curatore, Davide Dotti. Nel lungo arco temporale analizzato, la figura femminile ha offerto agli artisti molteplici punti di vista iconografici. Fra le prospettive indagate quella delle eroine bibliche e delle sante della cristianità, anche a partire da testi sacri e libri agiografici, raffigurate con i rispettivi attributi iconografici. La mitologia e la letteratura classica, inoltre, hanno costituito un ulteriore riferimento: da Diana a Venere, passando per Leda, Circe e Cleopatra. A partire dall'Ottocento, la cui pittura costituisce l'asse portante della rassegna, si registra un'ulteriore evoluzione: la donna viene raccontata nella sua dimensione quotidiana e anche in situazioni intime, come nel caso delle opere di Giovanni Boldini.
IN MOSTRA ANCHE UN CAPOLAVORO DI TIZIANO
Fra le opere di particolare rilievo di questo progetto espositivo, emerge l'olio su tela di Tiziano dal titolo Maddalena penitente. Proveniente da una collezione privata tedesca, è stato così descritto da Peter Humfrey, fra i più autorevoli studiosi internazionali del maestro cadorino: “Si tratta di una variante di alta qualità di una delle composizioni più avidamente ricercate di Tiziano. Le altre redazioni autografe sono state dipinte non solo per i suoi più importanti committenti – come il re Filippo II di Spagna – ma anche per altri illustri personaggi del suo tempo, quali Antoine Perrenot de Granvelle – consigliere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo nonché viceré del regno di Napoli – e il potente cardinale Alessandro Farnese. Le vigorose pennellate frante e il denso impasto cromatico, suggeriscono una datazione al 1558-1563 circa, in prossimità della realizzazione della versione della Maddalena penitente dipinta per Filippo II nel 1561”.
[Immagine in apertura: Ettore Tito, Con la rosa tra le labbra. Collezione privata]