Conto alla rovescia per l'antologica che Palazzo Albergati di Bologna dedica a Giovanni Boldini, il celebre pittore italiano che ha immortalato le atmosfere e i protagonisti della Belle Époque. Esposte oltre novanta opere, dal 29 ottobre al prossimo 13 marzo.

Ah, la Belle Époque! Il solo pensare a quello specifico momento storico non può che portarci alla mente immagini e suggestioni ben precise. Nato a Parigi tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento, quel periodo di grande fermento artistico e culturale europeo ha lasciato un’enorme eredità in termini di opere. Descrivono una società intenta a godersi il più possibile la vita attraverso le scoperte e le abitudini del proprio tempo: un contesto particolarissimo, entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo grazie all'effervescenza di cabaret e luoghi di culto come il Moulin Rouge o a personaggi dal carattere bohémien del calibro di Henri de Toulouse-Lautrec. LA GRANDE MOSTRA SU GIOVANNI BOLDINI A BOLOGNA Fra i vari protagonisti della Bella Époque non si può non citare Giovanni Boldini, celebre pittore ferrarese che, meglio di altri, è riuscito a ritrarre tutto lo splendore degli attori di quel caratteristico fenomeno a cavallo di due secoli. Ed è proprio in occasione del novantesimo anniversario della sua scomparsa – avvenuta a Parigi nel 1931 – che dal 29 ottobre Palazzo Albergati di Bologna aprirà le sue porte per omaggiarlo. Intitolata Giovanni Boldini. Lo sguardo nell’anima, la mostra si presenta come una importante retrospettiva che pone l’attenzione sia sull’inconfondibile stile di Boldini, sia sui momenti più importanti della sua carriera. Attraverso un percorso espositivo che segue una narrazione tanto cronologica quanto tematica, si avrà così modo di immergersi completamente nelle atmosfere sognanti e nostalgiche dipinte dall’artista: una dimensione sospesa nel tempo, caratterizzata da donne affascinanti ritratte in tutta la loro bellezza.  OMAGGIO A BOLDINI A 90 ANNI DALLA SCOMPARSA Al centro della mostra numerosi capolavori (provenienti da prestigiosi musei nazionali), quali La contessa Beatrice Susanna Henriette van Van Bylandt, del 1903, Ritratto dell'attrice Alice Regnault, 1884, Mademoiselle De Nemidoff, o La camicetta di voile, datata intorno al 1906. Ad arricchire l’intera rassegna, curata da Tiziano Panconi, sarà anche il dialogo con alcune opere di artisti contemporanei di Boldini. Visitabile fino al 13 marzo, l'antologica rientra nel programma celebrativo promosso a novant'anni dalla morte dell'autore. [Immagine in apertura: Giovanni Boldini. Ritratto dell'attrice Alice Regnault, 1884. Olio su tela, 102x84 cm. Collezione privata. Courtesy Museo Archives Giovanni Boldini Macchiaioli]
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