Fellini. Cinema è sogno
sulla mostra
Originalissimo narratore dell'Italia del suo tempo ed eccellente maestro del cinema, Federico Fellini sapeva dare vita ai sogni: nei suoi film, caratterizzati da uno stile onirico, il confine tra realtà e immaginazione era molto labile. La mostra Fellini. Cinema è sogno ripercorre la carriera di uno dei più grandi registi della storia cinematografica mondiale, in occasione del trentesimo anniversario della sua morte. Allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca, l'esposizione trova spazio nella sontuosa Villa di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma: gioiello neobarocco che ospitò, tra gli altri, anche Nino Rota, autore delle più celebri colonne sonore dei film felliniani.
LA MOSTRA DEDICATA A FELLINI A PARMA
Curata da Mauro Carrera e Stefano Roffi, la mostra celebra l'incredibile eredità cinematografica del padre de La Dolce Vita, raccontando la sua brillante carriera a partire da Lo sceicco bianco, con cui Fellini inaugurò il suo stile personalissimo, fino ad arrivare a I vitelloni, pellicola che lo consacrò nell'olimpo del cinema mondiale. Senza dimenticare le opere più famose, specchio di un'Italia sfaccettata: da La strada, racconto del periodo postbellico, a 8½, ritratto della modernità, fino ad Amarcord, espressione di un Paese decadente e fragile. La mostra attraversa tutta l'attività felliniana, considerando anche i lavori successivi come Il Casanova di Federico Fellini e La città delle donne. Oltre al percorso cinematografico, la mostra include locandine, disegni del regista, fotografie dell'epoca e persino costumi originali, appartenenti allo CSAC di Parma, indossati da attori del calibro di Marcello Mastroianni e Donald Sutherland.
IL CINEMA SECONDO FELLINI
Durante la sua attività di regista e sceneggiatore, Fellini ha saputo raccontare in maniera impeccabile la società italiana, piena di ambizioni e aspirazioni. Un talento impareggiabile che lo ha portato a salire più volte sul palco degli Oscar, vincendo ben cinque premi con La strada nel 1957, Le notti di Cabiria nel 1958, 8½ nel 1964, Amarcord nel 1976 e conquistando un Oscar alla carriera nel 1993, consegnatogli da Sophia Loren.
[Immagine in apertura: Federico Fellini e Andy Warhol. Foto Mimmo Frassineti, Roma 1977]