Guido Harari. Remain in Light

sulla mostra

Guido Harari. Remain in Light è il titolo della mostra-tributo, a cura di Denis Curti, organizzata per i cinquant’anni da fotografo di Guido Harari. Una rassegna antologica in cui il visitatore, accompagnato da un’audioguida con la voce narrante dello stesso autore, è invitato a immergersi in un percorso espositivo capace di raccontare tutte le fasi dell’eclettica carriera di uno dei maggiori fotografi italiani e svelare, così, un incredibile scrigno di passioni, sguardi e storie fissate su pellicola.


LA MOSTRA ALLA MOLE VANVITELLIANA DI ANCONA


Il percorso espositivo raccoglie installazioni, filmati originali, proiezioni video e oltre trecento fotografie distribuite in otto capitoli. Si inizia con la sezione Light my fire. Il Big Bang di una passione in cui viene ricostruita, idealmente, la cameretta da letto di un Harari adolescente, tappezzata di poster, foto, riviste d’epoca, pagine di diario, copertine di dischi, autografi e memorabilia. Con All Areas Access viene, invece, descritto l'operato del fotografo nei backstage delle varie tournée musicali seguite nel corso della sua carriera. Nel capitolo Fronte del Palco sono esposti i suoi più celebri contributi fotografici realizzati durante concerti ed eventi, mentre in Woodstock ’94 compare un intenso reportage scattato in occasione del venticinquesimo anniversario del famoso festival. Nella sezione See me, feel me. Nuove complicità vanno in mostra tutti i ritratti dei musicisti del cuore di Harari: da Jeff Buckley a Bob Dylan, da De André a Vasco Rossi. Ne Il ritratto come incontro sono esposti gli scatti fatti ad amici di lunga data, ma anche a personaggi della storia recente e contemporanea incontrati in maniera più o meno casuale nel corso della sua vita. Nella sezione Italians, celebri personalità italiane – dall’avvocato Gianni Agnelli a Rita Levi Montalcini, da Ennio Morricone a Nanni Moretti – sono ritratte come rockstar, mentre nel capitolo finale della mostra, intitolato Restare in luce. I fotografi, si fanno spazio alcuni degli autori della fotografia internazionale, fonte di grande ispirazione per la poetica artistica di Harari.


NON SOLO FOTOGRAFIA NEL TRIBUTO A GUIDO HARARI


La mostra continua con un’ulteriore sezione intitolata Fotografare senza macchina fotografica dedicata ad altre passioni creative condotte di Harari parallele alla fotografia, come la curatela dei libri, l’editing di testi, il recupero e il restauro di archivi dimenticati e i progetti grafici. Segue poi un capitolo che il fotografo immagina in progress, dedicato a porzioni di reportage e inedite sperimentazioni alla ricerca di nuovi linguaggi artistici. Infine, esclusivamente in alcune giornate specificate tra le informazioni riportate sul sito della mostra, viene allestito un set fotografico dove, su prenotazione, è possibile essere ritratti da Harari stesso e ricevere una stampa dello scatto firmata dall’autore.

[Immagine in apertura: Guido Harari, Lucio Dalla © Guido Harari]

PUBBLICITÀ