Tony Cragg. Infinite forme e bellissime

sulla mostra

La mostra Tony Cragg. Infinite forme e bellissime, visitabile a Roma fino al 4 maggio 2025, presenta una selezione di diciotto sculture realizzate dal celebre artista inglese negli ultimi due decenni al Museo Nazionale Romano. Oltre a occupare le antiche sale delle Terme di Diocleziano, le opere di Cragg raggiungono alcuni spazi urbani del centro di Roma, introducendo il visionario universo dello scultore britannico, pullulante di forme plastiche complesse che traggono ispirazione dal mondo naturale e dalla quotidianità, anche in luoghi come piazza San Silvestro e piazza San Lorenzo in Lucina (da metà novembre).



LA MOSTRA DI TONY CRAGG A ROMA


Per dare vita a un suggestivo contrasto con le forme sinuose delle opere in esposizione, il percorso di visita principale si snoda sotto le imponenti volte delle Aule delle Terme di Diocleziano, i cui spazi maestosi ospitano le sculture realizzate dall’artista britannico utilizzando materiali come bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio. La personale ripercorre gli ultimi vent’anni di ricerca artistica dello scultore, da sempre affascinato dalle infinite possibilità del disegno e della scultura e dalla creazione di forme seducenti e misteriose, che evocano il mondo minerale e vegetale, la geologia e la biologia, oltre a rimandare alle strutture compositive di piante e altre creature. Lo stupore di fronte alla varietà e all’armonia geometrica della natura è ripreso fin dal titolo della mostra, Infinite forme e bellissime. L’espressione, tratta da Charles Darwin, sottolinea la meraviglia che Cragg vuole restituire all’osservatore attraverso le sue complesse sculture, sempre al confine tra astrazione e figurazione, equilibrio e instabilità, invitandolo a riflettere sul rapporto tra natura e artificio.



LA SCULTURA SECONDO TONY CRAGG


L’allestimento nella suggestiva cornice delle Terme di Diocleziano incoraggia un dialogo tra storia, arte classica e contemporaneità che evidenzia la sensibilità di un artista come Cragg, capace di “entrare in sintonia con gli ambienti che accolgono le sue sculture, riuscendo a far risuonare le sue forme nei nuovi contesti”, come ha avuto occasione di dichiarare Sergio Risaliti, co-curatore dell’esposizione insieme a Stéphane Verger. La mostra romana si propone così come un'esperienza che invita i visitatori a riconsiderare il ruolo essenziale dell’arte e della scultura nell'era contemporanea.

[Immagine in apertura: Tony Cragg. Infinite Forme e Bellissime, Installation view, Terme di Diocleziano, Roma, 2024, Photo Monkeys Video Lab]

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