The Mountain Touch. Un viaggio nella natura che cura

sulla mostra

Sono opere dalla marcata impronta esperienziale quelle incluse nel percorso di visita della mostra The Mountain Touch. Un viaggio nella natura che cura, che fino al 17 novembre 2024 prende in esame le connessioni tra l'arte e la scienza nella cornice del MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Curata da Andrea Lerda, da un progetto del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi" di Torino, riunisce video, installazioni sonore, interventi site specific, opere fotografiche e su carta e ulteriori interventi accomunati dalla centralità della materia naturale. Obiettivo? Incoraggiare la partecipazione multisensoriale ed emozionale dei visitatori.





ARTE E SCIENZA IN MOSTRA INSIEME A TRENTO



L’impatto positivo della montagna e della natura sulla sfera biologica e quella psicologica dell’essere umano, dev’essere un concetto evocato sul piano teorico dalla mostra ma anche un’esperienza concreta, che ogni spettatore può vivere e percepire durante la visita”, ha dichiarato il curatore di The Mountain Touch. Un viaggio nella natura che cura. Di conseguenza, a ritmare l'itinerario di visita sono una pluralità di lavori a vario titolo legati con il contesto montano, e più in generale con la sfera naturale, che pongono quesiti di stringente attualità. Si va da questioni aperte dalla crisi climatica in corso e dal periodo pandemico fino alla perdita di biodiversità e al progressivo degrado degli ambienti naturali, che analizzano o tratteggiano le future ripercussioni di questi processi sulla salute delle specie viventi.




LA NATURA E LA MONTAGNA COME CURA




Gli artisti coinvolti del progetto espositivo sono Paola Anziché, Zheng Bo, Ruben Brulat, Alberto Di Fabio, Michael Fliri, Christian Fogarolli, Lucas Foglia, Fernando García-Dory, Nona Inescu, Zora Kreuzer, Bianca Lee Vasquez, Marzia Migliora, Caterina Morigi, Andrea Nacciarriti, Vera Portatadino, George Steinmann e Peter Stridsberg. Aspetto saliente della mostra è la scelta di associata ogni opera a una narrazione scientifica, redatta per l'occasione da specialisti e concepita per divulgare contenuti di tipo tecnico in modo chiaro e accessibile. "Pur nella consapevolezza che il contesto espositivo non può in alcun modo essere comparato allo stare fisicamente in montagna e in natura, le opere costituiranno un link diretto con l’esterno e attiveranno degli “stati di benessere” in grado di agire sulla coscienza e conoscenza delle persone", ha inoltre precisato il curatore Andrea Lerda.

[Immagine in apertura: MUSE – Museo delle Scienze di Trento, vista dell'allestimento della mostra The Mountain Touch. Un viaggio nella natura che cura. Photo Michele Purin]

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