Il suggestivo borgo di Soncino, splendido gioiello architettonico a metà tra Medioevo e Rinascimento in provincia di Cremona, è noto per aver dato i natali – esattamente 90 anni fa – a Piero Manzoni. In concomitanza con questa ricorrenza, l'artista lombardo “torna” nella sua città grazie alla mostra Relazioni (im)possibili. Il fil rouge da Piero Manzoni a oggi. Allestita al Museo della Stampa e visitabile fino al 1° ottobre 2023, l'esposizione celebra l'opera di Manzoni a 60 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1963, indagando in particolare le relazioni tra l'autore e alcuni artisti delle generazioni a lui successive.

L'OPERA DI PIERO MANZONI IN MOSTRA NELLA SUA CITTÀ NATALE

Curata da Demis Martinelli e Rosalia Pasqualino di Marineo, la rassegna cremonese accompagna il visitatore alla scoperta dell'eredità di uno dei capisaldi dell'arte italiana del Novecento, attraverso la produzione di artisti successivi che hanno fatto di lui un modello da seguire. Fil rouge della mostra è quindi il “sangue manzoniano” che scorre nelle vene di autori del calibro di Sergio Breviario, Dario Buccino, Liliana Moro, Carlo e Fabio Ingrassia e Carlo Dell'Acqua. Per alcuni tra loro, il maestro di Soncino è stato in qualche modo parte della loro produzione artistica. Il progetto espositivo al Museo della Stampa costruisce così una fitta rete di legami tra le opere esposte, alcune delle quali realizzate appositamente per l'occasione, e il linguaggio di Manzoni. Il risultato è una raccolta di contributi diversi tra loro, per tecnica e significato, uniti indissolubilmente dall'ammirazione per il grande artista lombardo.

PIERO MANZONI AL MUSEO DELLA STAMPA

Organizzata dalla Fondazione Piero Manzoni di Milano e la Pro loco APS di Soncino, la mostra omaggia l'opera di Manzoni, riportandolo nella città in cui nacque e crebbe, e intessendo relazioni con alcuni degli artisti delle epoche successive che, nella loro attività, si ispirarono al suo stile inconfondibile.

[Immagine in apertura: Piero Manzoni, Piero Manzoni con le Uova, Herning © HEART, Herning Museum of Contemporary Art / Foto Ole Bagger]