Van Gogh. Capolavori dal Kröller-Müller Museum

sulla mostra

C'è anche il celeberrimo Autoritratto del 1887 fra le cinquanta opere esposte a Roma in occasione di Van Gogh. Capolavori dal Kröller-Müller Museum. La mostra, fra le più attese dell'anno in Italia, racconta la storia di un protagonista indiscusso dell'arte del secondo Ottocento, oggi annoverato fra le voci più note e intense della pittura mondiale.


LA GRANDE MOSTRA DI VINCENT VAN GOGH A ROMA


Tutti i lavori esposti nelle sale di Palazzo Bonaparte provengono dalla medesima sede museale: si tratta del prestigioso Museo Kröller Müller di Otterlo, nei Paesi Bassi, sede permanente di una delle raccolte più corpose e rilevanti di Vincent van Gogh. Promossa alla vigilia dei 170 anni dalla nascita del pittore, la mostra capitolina adotta un criterio cronologico per ricostruire le complesse vicende umane e le evoluzioni artistiche dell'autore. L'itinerario di visita conduce così nei luoghi in cui Van Gogh visse e lavorò, non senza fasi difficili, scontri, tormenti personali. Si procede dalla natia Olanda a Parigi, senza dimenticare i periodi di permanenza ad Arles, Saint-Rémy e Auvers-Sur-Oise, dove decise di interrompere la propria esistenza.


A PALAZZO BONAPARTE TUTTA LA STORIA DI VAN GOGH


In particolare, Van Gogh. Capolavori dal Kröller-Müller Museum analizza il soggiorno parigino, soffermandosi sulla ricerca condotta sul fronte del colore, seguendo la scia impressionista, e sulla libertà dimostrata dell'artista nella scelta dei soggetti rappresentati. Oltre al già citato Autoritratto, in cui l'immagine di Van Gogh di tre quarti viene restituita attraverso rapidi colpi di pennello, nelle sale di Palazzo Bonaparte sono esposti anche Il Seminatore, realizzato ad Arles nel giugno 1888, Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy Burrone (entrambi del 1889) e Vecchio disperato (1890).

[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, Il seminatore, giugno 1888. Olio su tela, 64,2x80,3 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands]

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