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Gli scatti metafisici e sospesi di Mimmo Jodice a Torino

Fotografia

17 ottobre 2024

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Gli scatti metafisici e sospesi di Mimmo Jodice a Torino

Fotografia

17 ottobre 2024

A Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia inaugura la nuova stagione espositiva: fino al 2 febbraio 2024, gli spazi del museo ospitano 300 scatti di Tina Modotti e 40 immagini inedite di Mimmo Jodice.

A Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia alza il sipario sulla stagione autunnale, che vede in programma le retrospettive – entrambe allestite fino al 2 febbraio 2025 – dedicate a due degli autori italiani più illustri della scena internazionale: da un lato Tina Modotti, che nella sua breve ma straordinaria carriera ha prodotto alcuni degli scatti più emblematici del XX secolo (trecento dei quali esposti nella vasta monografica dal titolo Tina Modotti. L’opera); dall’altro Mimmo Jodice, celebre artista napoletano che fin dagli anni Sessanta ha testato i limiti espressivi del linguaggio fotografico.

LA MOSTRA DI MIMMO JODICE A TORINO

Allestita nella Project Room di CAMERA, Mimmo Jodice. Oasi presenta per la prima volta al pubblico gli scatti inediti del fotografo, eseguiti per una più ampia serie realizzata tra il 2007 e il 2008 e commissionata da Fondazione Zegna. Curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Barbara Bergaglio, la rassegna riunisce uno straordinario corpus di quaranta immagini che sintetizzano con precisione la poetica di Jodice e il suo sguardo metafisico, capace di trasformare la realtà che ci circonda.

Sono tre i soggetti architettonici protagonisti della serie, situati nell’area di Trivero, in provincia di Biella, in Piemonte: lo stabilimento del Lanificio Ermenegildo Zegna, la villa del fondatore dell’impresa e la grande Oasi naturalistica.

I PAESAGGI METAFISICI DI MIMMO JODICE

Immortalando il paesaggio naturale e l’architettura, Jodice crea contrasti inaspettati tra lo scenario industriale, con gli imponenti macchinari della fabbrica e gli arredi classici della villa, ma anche tra le distese di montagne e gli edifici costruiti dall’uomo. In questo gioco di spazi, tempi e forme diverse, tutto sembra fondersi in una dimensione indefinita e surreale, fuori dal tempo. Tra gli scatti in mostra spiccano quelli che catturano la brillantezza della neve, raramente fotografata da Jodice, che spesso predilige il paesaggio mediterraneo.

Il progetto, realizzato in collaborazione con Fondazione Zegna, esonda infine dai confini del museo per proseguire proprio a Trivero, negli spazi del Lanificio Ermenegildo Zegna e di Casa Zegna, dove trovano ospitalità quattro stampe di grandi dimensioni tratte dalla stessa serie.

[Immagine in apertura: Mimmo Jodice, Oasi Zegna, 2008. Fondazione Ermenegildo Zegna]

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