
I fumetti del grande Magnus al centro di una mostra a Pordenone
Altro
05 aprile 2025

I fumetti del grande Magnus al centro di una mostra a Pordenone
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05 aprile 2025
Il Palazzo del Fumetto di Pordenone celebra il talento di Roberto Raviola, in arte Magnus. La retrospettiva in programma nei prossimi mesi presenta una panoramica completa dell’opera del maestro del fumetto italiano, esponendo per la prima volta in versione integrale le tavole originali del suo leggendario “Texone”.
Si intitola Il segno di Magnus. Da Alan Ford a Tex una tra le più complete e ampie retrospettive mai realizzate sull'opera di un esponente di spicco del fumetto italiano del Novecento. Allestita negli spazi del Paff! Palazzo del Fumetto di Pordenone e visitabile da oggi, 5 aprile, fino al prossimo 12 ottobre, la mostra dedicata all’arte di Roberto Raviola, universalmente noto come Magnus, si preannuncia come un evento di straordinaria rilevanza.
Grazie alla curatela di Michele Masini, Luca Baldazzi e Giovanni Nahmias, l'esposizione offre ai visitatori una panoramica esaustiva dell’opera del fumettista bolognese, raccogliendo quasi seicento tavole originali e disegni inediti. Per mettere sotto i riflettori la straordinaria versatilità e lo stile inconfondibile dell'artista, la mostra traccia un iter completo della sua carriera: dai lavori d’esordio per fumetti di culto come Satanik e Alan Ford, al numero speciale di Tex a cui dedicò gli ultimi anni della sua vita.
ESPOSTE AL PAFF! LE TAVOLE ORIGINALI DEL “TEXONE” DI MAGNUS
Per far scoprire (e riscoprire) agli appassionati l’opera di uno dei grandi nomi del fumetto italiano contemporaneo, il percorso di visita si articola come un viaggio emozionante tra centinaia di immagini e illustrazioni, tutte caratterizzate da quell’inconfondibile “segno di Magnus” che dà il titolo alla mostra. L’elemento centrale dell’intera esposizione è indubbiamente la presentazione delle 224 tavole originali de La valle del terrore, l’albo meglio conosciuto con l’appellativo di "Texone di Magnus". Esposte nella loro sequenza completa per la prima volta in assoluto, le immagini dell’ultima fatica del fumettista bolognese rappresentano una sorta di "Santo Graal" per gli appassionati della nona arte.
Accanto alle tavole del fumetto western, pubblicato postumo nel maggio 1996 dall'editore Sergio Bonelli, la mostra al Palazzo del Fumetto raccoglie una ricca selezione di sketch, appunti e studi preparatori, oltre alla sceneggiatura originale dell’opera, a cura di Claudio Nizzi. Questi materiali, in larga parte inediti o mai mostrati insieme prima d’ora, offrono nel complesso uno sguardo ravvicinato sul processo creativo dell’artista.
PORDENONE CELEBRA L’ARTE DI UN MAESTRO DEL FUMETTO ITALIANO
Oltre a presentare un ricco corpus di opere legate al suo ultimo capolavoro, la retrospettiva mira a ricomporre l’articolato percorso creativo di Magnus. Per fare ciò, la mostra parte dai suoi esordi negli anni Sessanta, quando in collaborazione con il celebre sceneggiatore Max Bunker diede vita a innumerevoli avventure di personaggi iconici come Kriminal, Satanik e Alan Ford. Ampio spazio è poi riservato alle opere in cui il fumettista riuscì a dare forma alle sue passioni personali, ad esempio la fantascienza e le filosofie orientali.
Al termine del percorso di visita, emerge con chiarezza proprio questo tratto di inconfondibile poliedricità, che consentì all’autore e illustratore di reinterpretare generi sempre diversi per dare vita a racconti originali e innovativi. La mostra Il segno di Magnus celebra così uno dei più grandi fumettisti del nostro Paese, evidenziando tanto la sua straordinaria abilità grafica quanto l’inconfondibile impronta autoriale lasciata nella storia del fumetto italiano.
[Immagine in apertura: illustrazione di Magnus per un poster a colori del Gruppo T.N.T., con tutti i protagonisti della serie Alan Ford (© Max Bunker / 1000 Volte Meglio Publishing)]
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