Per la prima volta Milano MuseoCity dura una settimana

Per sette giorni, Milano si racconta attraverso il suo patrimonio culturale, aprendo le porte a cittadini e turisti in un dialogo tra arte, spazi pubblici e privati. Dal 2 all’8 marzo arriva in città la nona edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/milano-museo-city-programma-2024">Milano MuseoCity</a>, che per la prima volta durerà un’intera settimana. Quest'anno la manifestazione diffusa promossa dal Comune di Milano, in collaborazione con l’Associazione MuseoCity ETS, adotta il tema Le Strade dell’Arte e stringe un legame sempre più solido con musei, archivi d’artista, case museo e con l'intero tessuto urbano.
GLI EVENTI DI MILANO MUSEOCITY 2025
Densissimo il palinsesto delle iniziative di Milano MuseoCity, con oltre 130 musei e luoghi coinvolti (musei d’arte, di storia, di design, musei scientifici, case museo, archivi d’artista e musei d’impresa) e più 90 opere e progetti artistici associati al tema Le Strade dell’Arte. Per gli appassionati di arte contemporanea, si segnala la possibilità di visitare in esclusiva lo studio di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/ieedificio57-san-gimignano-mostra-cecchini-consani">Loris Cecchini</a>: il 7 marzo sarà infatti possibile incontrare l’artista, classe 1969, e conoscere da vicino il suo lavoro. Al <a href="https://arte.sky.it/news/2023/milano-mostra-futurismo-liberty">Museo del Novecento</a>, il percorso guidato Le strade dell’arte. Gesti e Processi approfondirà le diverse espressioni artistiche del Novecento. Alla <a href="https://arte.sky.it/news/2022/quarto-stato-pellizza-da-volpedo-gam-milano">GAM - Galleria d’Arte Moderna</a>, il 4 marzo si parlerà di figure femminili nell’arte con l’evento Meravigliose biografie al femminile tra mito, arte e letteratura. Il Museo d’Arte e Scienza proporrà La tua strada al MAS, un’esperienza suggestiva che guiderà i visitatori attraverso le sue collezioni dal 3 al 7 marzo. E ancora, la Fondazione Luciana Matalon ospiterà la mostra Arcipelaghi visivi, dedicata agli artisti dell’Enciclopedia d’Arte Italiana (visitabile fino al 29 marzo). In molti musei torna infine l'apprezzata sezione Museo Segreto, che annualmente svela opere inedite o reinterpretate ed è associato a un premio con un premio speciale di Milano MuseoCity.
PER MILANO MUSEOCITY UNA SETTIMANA DI ARTE E CULTURA
Per gli amanti della fotografia, il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/riapertura-mufoco-museo-fotografia-cinisello-balsamo">Museo di Fotografia Contemporanea (MUFOCO)</a> di Cinisello Balsamo – che ha da poco tagliato il traguardo dei 20 anni – metterà in mostra una collezione di circa 2 milioni di fotografie, organizzate in 35 fondi, con opere di oltre 600 autori sia italiani che internazionali. Immancabili le visite guidate alla <a href="https://arte.sky.it/news/2023/calculating-empires-fondazione-prada-milano">Fondazione Prada</a>, alla <a href="https://arte.sky.it/news/2023/michael-stipe-mostra-milano-ica">Fondazione ICA Milano</a>, al Pirelli Hangar Bicocca e all’Orto Botanico di Brera.
Oltre alle visite nei musei, il progetto In Vetrina porta l’arte nelle strade, esponendo opere in gallerie e negozi così da rendere la città in un museo effimero a cielo aperto. Per ulteriori dettagli e per consultare il programma completo degli eventi, si consiglia di visitare il <a href="https://museocity.it/museocity-2025">sito ufficiale</a> di Milano MuseoCity.
[Immagine in apertura: Foto di Daryan Shamkhali su Unsplash]

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Anche Damon Albarn e Radiohead nel disco "muto" contro l'intelligenza artificiale

Kate Bush, <a href="https://arte.sky.it/news/damon-albarn-programmi-tv-13-luglio" target="_blank">Damon Albarn</a>, Tori Amos, Annie Lennox, Hans Zimmer e il chitarrista dei <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-radiohead-ashmolean-museum-2025" target="_blank">Radiohead</a>, Ed O’Brien: questo formidabile ensemble si è riunito di recente per dare vita – insieme a numerosi altri artisti del settore musicale – a un progetto discografico davvero singolare. A stupire gli ascoltatori è infatti il silenzio quasi assoluto di tutte e dodici le tracce contenute nell’album, intitolato Is This What We Want?. Il disco “muto” è nato come originale forma di protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica, facendo “ascoltare” come potrebbe essere il futuro della musica nel caso in cui i diritti d'autore non venissero tutelati a sufficienza.
L'iniziativa della community 1000 UK Artists è nata in seguito a una controversa proposta di legge, attualmente al vaglio del governo britannico: la nuova norma consentirebbe infatti l’utilizzo di opere musicali protette da copyright da parte delle società attive nel settore dell’IA, che potrebbero addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale generativa facendo loro “ascoltare” tutti i brani per i quali non sia stato espressamente negato il consenso da parte dei legittimi titolari dei diritti.
LA PROTESTA DEI MUSICISTI BRITANNICI CONTRO LA PROPOSTA DI LEGGE SULL'IA
Per scuotere l’opinione pubblica e prendere posizione riguardo al tema dell’impatto dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2023/canzone-inedita-beatles-intelligenza-artificiale" target="_blank">intelligenza artificiale</a> sul futuro dell’arte e della musica, i musicisti hanno composto dodici tracce dove il silenzio è talvolta interrotto solo da un lieve rumore di fondo: brani apparentemente banali, il cui significato acquista maggiore rilevanza una volta letti in sequenza i dodici titoli, ciascuno composto da una sola parola per formare la frase: "The British government must not legalise music theft to benefit AI companies", ossia “Il governo britannico non deve legalizzare il furto di musica per favorire le aziende di intelligenza artificiale”.
Attraverso la pubblicazione del disco, i cui proventi saranno devoluti in beneficenza all'organizzazione Help Musicians, gli artisti intendono anche evidenziare come la nuova norma, una volta approvata, finirebbe per penalizzare economicamente i musicisti, soprattutto quelli emergenti.
LE INIZIATIVE DEGLI ARTISTI A TUTELA DEL FUTURO DELLA MUSICA
La pubblicazione di Is This What We Want? non è l’unica iniziativa simbolica intrapresa da artisti e protagonisti dell'industria musicale contro la minaccia rappresentata dall'impiego sempre più diffuso dell’IA. In questi stessi giorni infatti, altri artisti di livello internazionale come <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fotografie-paul-mccartney" target="_blank">Paul McCartney</a>, Dua Lipa, Ed Sheeran e Sting, hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro della musica, presentando una lettera aperta al governo britannico per chiedere il ritiro della legge e sollecitare nuovi interventi a salvaguardia del settore creativo.
La protesta degli artisti britannici è un segnale del crescente malcontento nel mondo della cultura a livello internazionale, animato dal timore che la corsa all'innovazione tecnologica possa avere ripercussioni devastanti sul futuro dell'industria creativa: una minaccia sempre più concreta, a fronte della quale molti artisti e intellettuali si stanno mobilitando, appellandosi alla necessità di trovare il giusto equilibrio tra progresso e tutela del lavoro culturale.
[Immagine in apertura: foto di Matthias Wagner su Unsplash]

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