Progetto per scultura monumentale 2016 Cm 70X70  Acrilico su cartone poliplat e polistirolo, colla vinilica, metacrilato, acciaio verniciato a polvere, Marcela Ferreira

Palazzo Boncompagni a Bologna si trasforma con gli specchi di Alfredo Pirri

Arte

14 febbraio 2025

Progetto per scultura monumentale 2016 Cm 70X70  Acrilico su cartone poliplat e polistirolo, colla vinilica, metacrilato, acciaio verniciato a polvere, Marcela Ferreira

Palazzo Boncompagni a Bologna si trasforma con gli specchi di Alfredo Pirri

Arte

14 febbraio 2025

A Bologna, Alfredo Pirri rivoluziona gli spazi di Palazzo Boncompagni con un gioco di specchi che offre al visitatore un’esperienza immersiva tra luce, spazio e storia dell'architettura. Con 40 opere, tra cui installazioni site specific, sculture e disegni, la mostra invita a riflettere sulla percezione e sul tempo.

Nel cuore di Bologna l’architettura e lo spazio diventano protagoniste, grazie a un coinvolgente percorso in cui pittura e scultura si incontrano, trasformando gli ambienti di un luogo iconico del Rinascimento locale. Succede a Palazzo Boncompagni, dove ha sede la mostra Ritratto di Palazzo di Alfredo Pirri, visitabile fino al prossimo 30 aprile: un vero e proprio ritratto – come suggerisce il titolo, ispirato al romanzo Ritratto di signora di Henry James – dell’edificio e della sua storia secolare.

ALFREDO PIRRI TRASFORMA PALAZZO BONCOMPAGNI

La rassegna, curata da Lorenzo Balbi e Silvia Evangelisti, presenta circa quaranta opere, alcune delle quali site specific, che riflettono gli elementi centrali dell’arte di Pirri: tempo, luce, spazio e forma.

Il fulcro dell’esposizione è l’installazione Passi, un pavimento di specchi frantumati che riflette e distorce la straordinaria Sala del Papa, amplificando lo sguardo del visitatore in un’esperienza immersiva. L’effetto visivo “frammentato” diventa una metafora potente: il tempo e lo spazio si sdoppiano, il passato si frantuma per rivelare nuove prospettive. "Lo specchio, elemento chiave nell’opera di Pirri e simbolo di riflessione e fragilità, viene qui distrutto in un atto che evoca la liberazione dai vincoli del passato e l’apertura verso nuove possibilità”, spiega Balbi.

LA GEOMETRIA E L’ARCHITETTURA PROTAGONISTE NELL’OPERA DI ALFREDO PIRRI

Il processo creativo di Pirri è documentato, attraverso acquerelli e grandi pannelli a grafite, nelle tre salette laterali, mentre il loggiato, con le sue aperture verso l’esterno, accoglie le sculture in plexiglass e metacrilato dell’artista, tra cui Le Jardin Féerique (un delicato giardino di piume imprigionate tra lastre trasparenti). La mostra culmina con RWD-FWD, un archivio-opera in progress che raccoglie oltre 1500 documenti di varia natura dell’artista.

La ricerca dell’ artista-architetto Pirri”, aggiunge la curatrice Silvia Evangelisti, “è portatrice di un ‘esprit de géométrie' del tutto particolare: la razionalità della mente viene ‘contaminata’ dall’emotività del colore; l’occupazione fisica dello spazio è alleggerita dalla levità dell’aria che pare far galleggiare le piume; la certezza delle forme è messa in dubbio dalla diafana luminescenza dei materiali”.

[Immagine in apertura: foto di Marcela Fereira]

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