Nicolas Ballario e Rodrigo D’Erasmo ricordano Oliviero Toscani al Campus Reti

C’è un luogo, a Busto Arsizio, dove la tecnologia incontra l’arte, l’innovazione dialoga con la cultura, e la memoria di un grande artista viene celebrata con un’esperienza sensoriale intensa e coinvolgente. È il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/giornata-contemporaneo-2024" target="_blank">Campus Reti</a>, che venerdì 28 marzo apre nuovamente le sue porte al pubblico per un nuovo appuntamento del ciclo Lives, questa volta dedicato a una figura che ha rivoluzionato il linguaggio dell’immagine: <a href="https://arte.sky.it/news/2025/oliviero-toscani-programmi-tv-9-febbraio" target="_blank">Oliviero Toscani</a>. 
A rendere omaggio al genio creativo del fotografo saranno due figure di grande sensibilità: <a href="https://arte.sky.it/news/2025/the-square-all-you-can-art-programmi-tv-13-febbraio" target="_blank">Nicolas Ballario</a>, brillante narratore del contemporaneo e voce autorevole nel panorama dell’arte italiana, e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/arteparco-festival-nick-drake-angelini-derasmo" target="_blank">Rodrigo D’Erasmo</a>, musicista eclettico degli Afterhours, capace di tradurre in suoni le emozioni più profonde. Insieme a loro anche Enrico Gabrielli, altra figura di spicco della scena musicale nazionale. 
UN RACCONTO IN MUSICA PER RESTITUIRE IL GENIO DI OLIVIERO TOSCANI
Lives – Oliviero Toscani sarà un “romanzo musicale” in grado di evocare emozioni e immagini, attraverso un linguaggio ibrido fatto di narrazione orale e suoni. La voce di Ballario guiderà il pubblico in un viaggio tra gli episodi più significativi della carriera e della vita del fotografo, mentre le note e le improvvisazioni di D’Erasmo e Gabrielli costruiranno un paesaggio sonoro intimo e suggestivo. Il risultato sarà una performance coinvolgente, dove arte visiva e musicale si fondono per fare emergere la forza creativa di Toscani, il suo spirito di rottura e il suo impegno verso la comunicazione come strumento di provocazione e riflessione. Una serata di parole e musica, pensata non solo per ricordare il fotografo <a href="https://arte.sky.it/news/2025/addio-fotografo-oliviero-toscani" target="_blank">scomparso lo scorso 13 gennaio</a>, ma per far rivivere l’anima inquieta, provocatoria e visionaria di Toscani in una forma nuova e vibrante. L’evento, che avrà inizio alle ore 20:00 e durerà circa un’ora, è gratuito, ma con <a href="https://www.eventbrite.it/e/lives-oliviero-toscani-tickets-1263927554339" target="_blank">prenotazione obbligatoria</a>.
IL CAMPUS RETI, CENTRO CULTURALE E TECNOLOGICO
Lives non è che uno dei tasselli del mosaico culturale promosso da Reti. Dopo l’appuntamento del 28 marzo, infatti, il Campus ospiterà un nuovo evento che promette di essere altrettanto stimolante: venerdì 18 aprile 2025 sarà la volta di Reti Art Talk – Incontri con Carlo Vanoni, critico d’arte, scrittore e divulgatore noto per la sua capacità di raccontare l’arte con ironia, passione e profondità. 
“Da sempre Reti intrattiene un continuo dialogo con l’arte”, afferma Bruno Paneghini, presidente e amministratore delegato di Reti. “È per questo che, anche quest’anno, abbiamo deciso di aprire le porte al pubblico e accogliere presso il nostro Campus figure esperte e amanti dell’arte che, attraverso ‘romanzi musicali’, celebrano storie e opere di chi, prima di noi, ha lasciato un segno. Ritengo che sia estremamente importante, al giorno d’oggi, non soltanto coltivare questa passione, ma anche condividerla, abbandonandoci a racconti interessanti o lasciandoci trasportare da musiche coinvolgenti che ci invitano costantemente alla riflessione e al confronto”, conclude Paneghini.
[Immagine in apertura: Campus Reti. Courtesy Reti SpA]

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Nicolas Ballario e Rodrigo D’Erasmo ricordano Oliviero Toscani al Campus Reti | Sky Arte

Udine dedica una mostra a uno dei più influenti maestri della fotografia italiana 

A Napoli la mostra sulle piante che crescono in contesti estremi

Arte e moda nelle foto di Gian Paolo Barbieri 

A 125 anni dalla nascita del loro autore, le opere di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/napoli-contemporanea-pistoletto-marras">Eduardo De Filippo</a> sono considerate dei classici della drammaturgia moderna. Merito della spietata analisi di alcune tematiche ricorrenti e attualissime come i conflitti personali, le trasformazioni del tessuto sociale, la crisi dell’istituzione familiare.
Ed è proprio dal contesto di una famiglia che prende le mosse il <a href="https://www.arte.sky.it/video/il-nostro-eduardo-639404">documentario</a> Il nostro Eduardo, in onda su Sky Arte venerdì 28 marzo. Nella pellicola la figura del grande drammaturgo napoletano viene raccontata dai suoi nipoti, i figli di Luca, Matteo, Tommaso e Luisella.
Figlio illegittimo di Eduardo Scarpetta, uno dei più importanti attori e commediografi di fine Ottocento, e membro dell’influente <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/morte-luigi-de-filippo-teatro">famiglia</a> teatrale italiana, De Filippo considera il teatro un luogo dell’anima: utilizza il palcoscenico come un osservatorio speciale delle fragilità e delle contraddizioni del proprio tempo.
Attraverso le immagini dei filmati e le foto conservate negli album di famiglia, il documentario lascia emergere un ritratto inedito di Eduardo, profondamente legato a Napoli e alle proprie radici, ma al tempo stesso dotato di una spiccata sensibilità. La stessa che gli consentiva di leggere e portare in scena il mondo che lo circondava da una prospettiva di estrema modernità.

Segui su Sky Arte Un ritratto intimo di Eduardo De Filippo

Un ritratto intimo di Eduardo De Filippo | Sky Arte

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