
Dal cantiere della linea ferroviaria Napoli-Bari emergono meraviglie archeologiche
Altro
06 febbraio 2025

Dal cantiere della linea ferroviaria Napoli-Bari emergono meraviglie archeologiche
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06 febbraio 2025
Nel corso dei lavori per la realizzazione della nuova linea dedicata ai treni ad alta velocità, destinata a collegare il capoluogo campano e quello pugliese, sono stati scoperti importanti reperti archeologici nelle province di Napoli, Caserta e Benevento. Tra i ritrovamenti spiccano un villaggio dell'Età del Rame, un tratto dell'antica via Appia e un santuario ellenistico-romano.
Un patrimonio artistico e culturale di valore inestimabile, rimasto sepolto per secoli e riportato alla luce negli ultimi mesi: è quanto emerso nelle provincie campane di Napoli, Caserta e Benevento durante i lavori di realizzazione e potenziamento della nuova linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità che presto metterà in collegamento il capoluogo partenopeo con Bari.
I preziosi ritrovamenti archeologici presentati pochi giorni fa nella stazione di Napoli Afragola, comprendono un villaggio risalente all'Età del Rame (V-IV millennio a.C.) ad Acerra, Comune a pochi chilometri dal centro di Napoli, nonché una porzione integra dell'antica via Appia nei pressi di Maddaloni, in provincia di Caserta.
Al di là dell’evidente impatto culturale, l’eccezionale scoperta conferma l’importanza di studi, scavi e altre attività di archeologia preventiva, volte a garantire la piena sintonia tra le necessarie opere di sviluppo infrastrutturale e la tutela del patrimonio archeologico del nostro Paese.
ANCHE UN VILLAGGIO DELL'ETÀ DEL RAME TRA I TESORI SCOPERTI IN CAMPANIA
Oltre al villaggio preistorico e al tratto di basolato della strada consolare romana, le operazioni di scavo hanno condotto alla scoperta di un santuario di epoca ellenistico-romana nei pressi di Ponte, piccolo Comune in provincia di Benevento: si tratta di un luogo dedicato al culto di diverse divinità, al cui interno sono stati rinvenuti numerosi materiali votivi di notevole interesse. Sempre nel beneventano, nel Comune di Solopaca, è stato effettuato un altro importante ritrovamento: quello di una villa romana circondata da terreni un tempo dedicati alla coltivazione di olio e vino.
Queste scoperte forniscono agli archeologi importanti informazioni sull’evoluzione storica dell’area dell’entroterra campano, che nel corso dei secoli ha visto succedersi diverse civiltà. La varietà dei reperti portati alla luce, che includono anche numerose sepolture dotate di ricchi corredi funerari, nonché monete, statuine bronzee e oggetti in terracotta, attesta la ricchezza storica e culturale del territorio attraversato dalla nuova linea ferroviaria.
L’APPROCCIO SOSTENIBILE DELL'ARCHEOLOGIA PREVENTIVA
L’eccezionale valore di questi ritrovamenti archeologici testimonia l’importanza di condurre attività di archeologia preventiva nell’ambito di lavori infrastrutturali importanti come quelli per la creazione dei percorsi ad alta velocità: tali interventi possono infatti garantire che l’apertura di cantieri per la realizzazione di nuove linee metropolitane o ferroviarie sia sempre condotta in modo sostenibile, nel totale rispetto del patrimonio storico locale.
Le operazioni preventive includono uno studio approfondito del contesto archeologico dell’area interessata, condotto attraverso analisi territoriali, indagini satellitari e sondaggi del terreno, nonché la successiva valorizzazione dei reperti rinvenuti. Inoltre, tutti gli enti pubblici e privati coinvolti nella realizzazione dei nuovi segmenti della rete ferroviaria collaborano direttamente con il Ministero della Cultura, rappresentato dalle diverse soprintendenze competenti, a cui spetta il compito di supervisionare il restauro e la conservazione dei manufatti scoperti.
[Immagine in apertura: uno dei reperti rinvenuti nel cantiere della linea ferroviaria Napoli – Bari. Courtesy Gruppo FS]
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