Fino al 17 marzo 2024 Bologna accoglie una ricca programmazione di eventi interamente dedicata alla fiorente stagione pittorica ottocentesca. Tra mostre, conferenze e visite guidate, il capoluogo celebra uno dei periodi più significativi della sua storia artistica, facendo luce non solo sui pittori più conosciuti, ma anche sugli artisti ingiustamente trascurati.

La fervida e straordinaria pittura bolognese che, per tutto l'Ottocento, ha dato vita a importanti opere, sancendo anche la nascita di un nuovo linguaggio artistico, diventa protagonista di un ambizioso programma di attività ideato dal Settore Musei Civici della città. Intitolato Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 – 1915, il progetto riunisce fino al 17 marzo 2024 una serie di iniziative diffuse, tra visite guidate, conferenze, laboratori ed esposizioni in varie sedi del capoluogo e di San Giovanni in Persiceto. L'obiettivo è ripercorrere, tappa per tappa, l'intera stagione pittorica sviluppatasi a Bologna tra l'età napoleonica e l'inizio della Grande Guerra.AL VIA IL PROGETTO DIFFUSO BOLOGNA PITTRICE A distanza di quarant'anni dall'ultima monografica interamente dedicata al tema (che si svolse nel 1983), Bologna torna dunque a dare spazio a uno dei periodi più fiorenti e significativi della sua storia artistica, indagandolo alla luce delle scoperte e delle ricostruzioni biografiche emerse negli ultimi anni. Curata da Roberto Martorelli e Isabella Stancari, il programma restituisce un vero e proprio itinerario ottocentesco, facendo luce non solo sugli artisti bolognesi più noti, ma anche su quelli ingiustamente trascurati. Nel dettaglio: Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 – 1915 include 3 mostre temporanee, 13 conferenze, 23 visite guidate e una rievocazione storica. Eventi che accendono i riflettori sull'arte bolognese in tutte le sue sfaccettature, dai pittori della scuola ottocentesca alle grandi collezioni pubbliche cittadine. Nel periodo storico preso in esame a Bologna sorgono nuovi istituti, come il Collegio Venturoli e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, prendono forma nuovi movimenti artistici, come l'Aemilia Ars. TRE MOSTRE DEDICATE ALLA PITTURA BOLOGNESE Tre i percorsi espositivi previsti nel centro città, allestiti in altrettanti luoghi significativi. La prima mostra, visitabile fino al 7 gennaio 2024 al Museo Ottocento, si intitola Carlotta Gargalli (1788-1840). Una pittrice bolognese nella Roma di Canova e celebra la prima artista bolognese che frequentò l'Accademia Nazionale di Belle Arti in città. Spazio quindi, nella Galleria de' Fusari e fino al prossimo 23 dicembre, a “Fioranti” - piccoli e grandi Maestri di Bellezza, la rassegna che fa luce su una serie di opere di artisti orientati alla decorazione e alla ricerca della bellezza, da Roberto Franzoni ad Alfredo Savini. A chiudere la “triade” espositiva bolognese è infine Giovanni Masotti (1873-1915) – Turbamento ed estasi a Palazzo d'Accursio: si tratta di una monografica che raduna una serie di tavolette, tele e disegni di un pittore tanto ricco di talento quanto dimenticato. Bologna pittrice, infine, anticipa e introduce un'altra rassegna che si svolgerà in città dal 21 marzo al 30 giugno 2024: si tratta di una mostra diffusa che, intitolata La pittura a Bologna nel lungo Ottocento 1796 – 1915, accoglierà una selezione di dipinti bolognesi, alcuni dei quali inediti. [Immagine in apertura: Cesare Bacchi (Bologna, 1881 – Parigi, 1971), Veduta dei giardini della Montagnola a Bologna, 1901, olio su tela. Bologna, Collegio Artistico Venturoli]
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