Lo street artist ZED1 ha realizzato un grande dipinto murale in cui narra la storia del mondo dagli albori fino a oggi, puntando lo sguardo sul ruolo imprescindibile dell'energia solare.

È un anno che si preannuncia molto interessante per Brescia quello che sta per cominciare, dato che la vedrà – insieme a Bergamo ‒ città Capitale italiana della Cultura. Innumerevoli iniziative artistiche piccole e grandi stanno facendo rinascere la città, e non solo all'interno del centro storico. In via Cremona, ad esempio, è stato realizzato Ci pensa il sole, un intervento di street art in grande scala, frutto del genio creativo di ZED1 (al secolo Marco Burresi). LA STREET ART DI ZED1 A BRESCIA L'opera, intitolata Ci pensa il Sole, è un colossale inno all'evoluzione della vita sulla terra, un canto dedicato alla meraviglia della natura che, con uno stile fresco e allegro, riassume la storia del pianeta in pochi, semplici capitoli di taglio ironico ma anche inaspettatamente profondo. Le dimensioni dell'intervento sono notevoli: 58 metri di lunghezza per 4 di altezza, per un totale di circa 240 metri quadrati di colore. Il racconto che si dipana lungo via Cremona inizia da quello che può essere considerato il capitolo conclusivo della storia, cioè il tanto agognato raggiungimento, grazie all'energia solare, di un equilibrio ecologico con l'ambiente naturale che ci circonda. Il racconto per immagini è avvincente, quasi una cosmogonia alternativa che ha il sapore del mito. L'inquinamento nell'opera diventa a ogni metro sempre più invasivo, e, personificato, arriva persino a spremere metaforicamente il nostro pianeta, utilizzando uno spremiagrumi. Alla fine del racconto il Sole aiuta una bambina a spegnere le fiamme che avvolgono il mondo. STREET ART ED ECOLOGIA Quella di ZED1 è una narrazione che parla del sogno, oggi a portata di mano, del raggiungimento di una vera emancipazione dalle fonti energetiche inquinanti, grazie a quelle rinnovabili. Il racconto indica con chiarezza le sfide fondamentali della nostra generazione, quali il riscaldamento globale e l'autosufficienza energetica. “Considero la mia arte come terapia condivisa”, dice ZED1, “come una fiaba gentile che va oltre la ruvida realtà che viviamo ogni giorno. Tutte le volte che abbiamo a che fare con una condizione spiacevole io tento di esorcizzarla in un’immagine delicata e la cosa più bella che mi può capitare è che altri si rivedano nei miei racconti, scorgendo una soluzione e la voglia di costruire un futuro migliore per noi e per chi verrà dopo di noi”. [Immagine in apertura: Sole, dettaglio di Ci pensa il Sole, il murale di ZED1 a Brescia in via Cremona. Photo Erminando Aliaj]
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