In Puglia il progetto artistico per la pace in Ucraina
ARTE
Quello dipinto dal collettivo russo AES+F è un mondo al contrario, dove le persone si scambiano maschere, trasformandosi da mendicanti a ricchi, da poliziotti a ladri. Sarà presentato il 9 luglio alla Fondazione Pino Pascali, a Polignano a Mare, nell'ambito di una iniziativa che coniuga arte e impegno sociale.
Riflettere in maniera critica su quanto
sta avvenendo in territorio ucraino, ribadendo il ruolo dell'arte
quale strumento di pace e unione tra i popoli. Sono queste le
premesse che guidano il nuovo progetto della Fondazione Pino Pascali,
aperto al pubblico nella sede di Polignano a Mare a partire dal 9 luglio.
Protagonisti dell'iniziativa (a cura di
Rosalba Branà) sono gli artisti di AES+F, il collettivo russo
fondato nel 1987 da Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky
e Vladimir Fridkes.
IL COLLETTIVO AES+F IN MOSTRA A
POLIGNANO A MARE
Già vincitore della 18esima edizione
del Premio Pino Pascali, il gruppo di artisti tornerà
nell'istituzione in provincia di Bari con Inverso Mundus,
opera multimediale ispirata al “mondo
alla rovescia” (in latino “mundus
inversus”), topos comune dell'immaginario collettivo
medievale basato sul radicale rovesciamento di ruoli e delle
relazioni sociali. In esso scene carnevalesche si presentano agli
occhi del pubblico come episodi di vita comune, mentre personaggi e
animali, ricchi e poveri, si scambiano di posto all'interno di una
straniante inversione di gerarchie.
UNA RIFLESSIONE SUL PRESENTE
Proiettata nel salone centrale della
Fondazione, l'opera (visibile fino al 2 ottobre prossimo) è una riflessione sui sistemi di
potere, sui rapporti di dominio e sudditanza, sulle dinamiche tra
vittima e carnefice. Ieri come oggi.
E proprio l'aspetto sociologico e
politico del lavoro risulta ancora più lampante grazie alla
collaborazione con l'organizzazione umanitaria International Center “European Integration of
Ukraine”. Su iniziativa del collettivo russo sarà infatti
possibile finanziare, durante i mesi di trasmissione del video, le
attività dell'Art Residence “Rosokhy Sas Nest”, la sede
artistica al confine tra Ucraina e Polonia diventata nelle ultime
settimane luogo di accoglienza per molti artisti e persone in fuga
dalla guerra.
LE PAROLE DEGLI ARTISTI
“Abbiamo rappresentato la Russia
per molti anni in varie mostre internazionali, tra cui il Padiglione
Russo della Biennale di Venezia nel 2007”, raccontano gli
artisti. “È passato del tempo dall'inizio dell'invasione. Il
regime di Putin continua a commettere crimini di guerra, distruggendo
città ucraine, uccidendo migliaia di civili, privando milioni di
case, famiglie e futuro.
Dopo la paura per i nostri cari, la
depressione, la vergogna della nostra impotenza e il senso di colpa,
gradualmente è arrivata la comprensione della nuova realtà in cui
ci troviamo tutti e cosa è possibile fare in quella realtà. Non possiamo
rappresentare un Paese che sta intraprendendo una guerra di
aggressione genocida, facendo il lavaggio del cervello alla propria
popolazione, e reprimendo e terrorizzando i suoi cittadini per aver protestato anche con cartelli vuoti”.
[Immagine in apertura: Inverso
Mundus, still da video. Courtesy degli artisti]