Il libro che racconta i "misteri" delle grandi opere d'arte
LETTERATURA
Gloria Fossi torna in libreria con
un volume dedicato agli enigmi nascosti dietro le grandi opere e i grandi
monumenti del globo. Un prezioso compendio per chi ama l'arte, e ama
sentirsela raccontare da punti di vista inusuali e accattivanti.
A cosa somigliano i fiori di Sandro
Botticelli? Chi gioca meglio a tennis: Apollo o Federer? Che ci fa un
fox terrier a Barcellona, con Picasso e altre eccentriche figure?
Sono solo alcune delle (spesso bizzarre) domande che la storica
dell'arte Gloria Fossi si è posta, cercando di indagare i grandi
capolavori (e i loro autori) da una prospettiva
inconsueta. Ovvero quella del dettaglio.
Munita di lente d'ingrandimento, e con
metodi da detective, l'autrice si è messa sulle tracce delle grandi
opere del passato, cercando di svelare alcuni degli enigmi più
affascinanti della storia. Succede in L'oggetto misterioso, il
nuovo volume edito da Giunti, tutto dedicato ai segreti custoditi
nelle opere di Francisco Goya, Rosso Fiorentino, Amedeo Modigliani e
molti altri.
ENIGMI, SEGRETI E VIAGGI NELL'ARTE
Già autrice del volume fotografico
dedicato ai luoghi di Vincent van Gogh, Gloria Fossi coniuga nella sua nuova pubblicazione la passione per i viaggi e quella per l'arte. Sono
quaranta i racconti presenti nel libro, ognuno dei quali dedicato ad
altrettanti enigmi scovati in dipinti, musei e monumenti del globo.
Occhi magnetici, statuette
preistoriche, cagnolini, gioielli parlanti e scritte inquietanti
(come la misteriosa frase incisa sull'Urlo di Munch). Con piglio da investigatrice, ma con solidi
strumenti di ricerca, Fossi descrive gli “oggetti
misteriosi” con un linguaggio più vicino alla
diaristica di viaggio che all'eloquio accademico. Un modo diverso e decisamente accessibile per parlare di arte, rendendola comprensibile a tutti.
IL COMMENTO DI GLORIA FOSSI
“'L'oggetto misterioso' del titolo
si riferisce a una quarantina di opere alle quali ho dedicato un
approfondimento, un cammeo. Per ciascun tema pongo domande, esprimo
dubbi, propongo interpretazioni, grazie anche ai consigli e agli
studi di altri esperti”, racconta l'autrice del volume
(nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina).
“Per il linguaggio non accademico,
questi 'oggetti' possono sembrare chiacchiere da blog; in realtà
sono frutto di indagini, letture, percorsi preparati a tavolino. A
queste pagine seguono di volta in volta digressioni su temi
specifici e reazioni a catena, come nel gioco del domino, o
'carambole' come nel biliardo: intrecci, frammenti riassemblati, deduzioni, discussioni con amici e colleghi. L'intento principale è
di parlare di arte e di artisti, e comunicare, soprattutto ai giovani
che mi interrogano spesso. Spero abbiano il privilegio di fare
altrettanto, al più presto”.