Un’opera di light art alta ben 10 metri illuminerà la facciata del Teatro alla Scala dal 17 dicembre al 7 gennaio 2024, per celebrare l’inaugurazione della nuova Stagione del Balletto. L’installazione è firmata dall’artista Angelo Bonello, ed è composta da 1200 luci a led.

La nuova Stagione del Balletto del Teatro alla Scala di Milano inaugura il 17 dicembre con una prima assoluta: la nuova Coppélia firmata da Alexei Ratmansky. Per l’occasione, una monumentale opera di light art – frutto della longeva collaborazione tra Fondazione Teatro alla Scala e A2A – si staglierà sulla facciata del celebre edificio, illuminando le notti milanesi fino al 7 gennaio 2024.L’OPERA DI LIGHT ART AL TEATRO ALLA SCALA L’installazione, concepita dall’artista torinese di fama internazionale Angelo Bonello, consiste nell’imponente silhouette di un'elegante ballerina luminosa, composta da 1200 luci a led e alta ben 10 metri. Si intitola Big Ballerina al Teatro alla Scala, ed è concepita dal light artist come un omaggio alla danza, fiore all’occhiello della cultura italiana, non solo esempio di perfezione ed eleganza, ma anche di disciplina e determinazione.  “La danza unisce il sogno, i territori della fantasia, dei cieli stellati, coniuga l'immaginario universale dietro cui si celano simboli e gesti archetipi”, sottolinea l’artista. “La regola, la misura, il movimento delle sfere celesti ispirano i passi e le movenze dei danzatori delle origini. Il desiderio della ballerina è diventare étoile e rimanere un segno luminoso scritto nel firmamento dell'infinito”. LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO ALLA SCALA Tra i capolavori assoluti del balletto, Coppélia esordisce nel 1870 all’Opéra di Parigi con la coreografia originale di Arthur Saint-Léon su musica composta da Léo Delibes: lo spettacolo di Ratmansky “sarà una nuova dimostrazione del livello raggiunto in questi anni dal corpo di ballo con la direzione di Manuel Legris”, commenta Dominique Meyer, sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala.  L’opera di Bonello accoglierà il pubblico dalla terrazza principale del teatro, illuminando la piazza antistante. “Installare la mia opera ‘Big Ballerina’ sulla facciata del più importante teatro del mondo”, prosegue Bonello, “ha un valore simbolico enorme, crea un dialogo tra interno ed esterno, una vera e propria ‘rottura della quarta parete’, non più intesa come parete che divide il palcoscenico dal pubblico di sala, ma come parete dell’edificio stesso che si apre verso lo spazio pubblico, verso un pubblico non più solo esclusivo ma trasversale ed eterogeneo”. [Immagine in apertura: courtesy ufficio stampa Teatro alla Scala]
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