Offre nuovi punti di vista sulla fotografia di Gianni Berengo Gardin la mostra inaugurata a Brescia negli spazi di Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture, dove sono esposti oltre cento scatti inediti e in bianco e nero di uno dei maestri italiani dell'obiettivo.

La sesta edizione del Brescia Photo Festival, in calendario dal 24 marzo al 23 luglio prossimi, scalda i motori nella città lombarda che condivide con la vicina Bergamo il titolo di Capitale italiana della Cultura 2023. Ad anticipare i numerosi eventi che animeranno la kermesse è la mostra allestita fino al 21 maggio presso Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture. Cose mai viste. Fotografie inedite, a cura di Renato Corsini, riunisce nella sede bresciana ben 120 scatti inediti di Gianni Berengo Gardin, regalando al pubblico nuovi punti di vista sulla sconfinata produzione del fotografo, classe 1930, originario di Santa Margherita Ligure.GIANNI BERENGO GARDIN IN MOSTRA A BRESCIA Nata da un'idea dello stesso Gianni Berengo Gardin, la rassegna dà risalto a una serie di immagini in bianco e nero mai pubblicate prima e stampate per l'occasione in camera oscura su carta ai sali d'argento. Esito della ricerca iconografica di Susanna Berengo Gardin, la selezione di scatti estende la conoscenza sul linguaggio fotografico di uno degli autori più noti del panorama italiano, attivo, fin dal 1954, nel campo dell'indagine sociale. A emergere in mostra sono infatti i temi affrontati da Berengo Gardin nell'arco della sua lunga carriera – dalla vita quotidiana al mondo del lavoro, senza dimenticare l’architettura e il paesaggio –, lungo una linea temporale che va dal 1954 al 2019. Mosca, Venezia, Parigi, New York, El Rocío in Andalusia, Osaka sono solo alcune delle mete che fanno da cornice alle opere del fotografo esposte a Brescia, sottolineando la sua inesauribile curiosità e la costante attenzione verso l'essere umano e il rapporto con l'ambiente in cui è immerso.LA FOTOGRAFIA SECONDO GIANNI BERENGO GARDIN Maestro indiscusso del bianco e nero, Berengo Gardin ha saputo instaurare con i luoghi – spesso immortalati a più riprese e dunque divenuti familiari – un legame inscindibile, restituito dalla potenza visiva dei suoi scatti, attraversati da una eccezionale coerenza stilistica e compositiva. Accompagnata da un libro edito da Contrasto, la mostra guida il pubblico fra i capitoli di una carriera densa di traguardi e nuove sfide, vissute da Berengo Gardin con tutta la sensibilità e la partecipazione che caratterizzano le sue fotografie. [Immagine in apertura: Central Park, New York, 1969. © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia]
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