Convinto che il colore "distragga" dal contenuto dello scatto fotografico e non porti a guardare l’interezza dell’opera, il celebre fotografo Berengo Gardin predilige il bianco e nero. Fino al prossimo 4 ottobre, in Liguria è possibile visitare una mostra che raccoglie esclusivamente i suoi scatti in b/n realizzati a Parigi, New York, Spagna, Gran Bretagna e India.

Costruita appositamente per le sale espositive della Torre del Castello dei Vescovi sito a Luni di Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia, la mostra Il colore distrae. Un mondo in bianco e nero, aperta fino al prossimo 4 ottobre, raccoglie una selezione di scatti facenti parte dei più famosi reportage realizzati all’estero dal grande fotografo Gianni Berengo Gardin. Rigorosamente con macchina analogica e in b/n, come ribadisce il titolo della rassegna.I REPORTAGE REALIZZATI ALL’ESTERO DA BERENGO GARDIN Il percorso espositivo, concepito dalla curatrice della rassegna Elisabetta Sacconi come un vero e proprio viaggio, prevede, per ogni piano della fortezza, l’allestimento di una specifica tappa. Di conseguenza, in ciascun livello viene presentato, attraverso gli scatti in bianco e nero del noto autore, un preciso luogo geografico. Esposte in ordine cronologico troviamo così le opere dedicate a Parigi in cui Berengo Gardin, tra il 1953-1954, realizzò il suo primo fotoreportage in assoluto. Si procede con New York, in cui il fotografo si recò nel 1969, con la Spagna dalle cui istantanee, scattate tra il 1970 e il 1973, nacque il primo volume, con testi dello scrittore Giovanni Arpino, della collana Attraverso l’Europa edita dal Touring Club Italiano. E poi ancora, le immagini realizzate in Gran Bretagna tra nel 1976 e il 1977 e quelle nate in India da un progetto personale del fotografo, grande ammiratore di Gandhi.IN LIGURIA LA MOSTRA SULLE FOTO IN BIANCO E NERO DI BERENGO GARDIN Considerando “la fotografia come documento”, ogni immagine di Berengo Gardin in mostra rappresenta uno spaccato di vita vera: un racconto, sotto forma di istantanea, capace di narrare gli aspetti sociali di una metropoli e di un Paese, il modo di vivere e la quotidianità sempre “contaminata” dalla presenza umana. La rassegna, accompagnata da numerose testimonianze e testi scritti del fotoreporter, include, inoltre, all'ultimo piano del castello, la proiezione di un intervista. Attraverso autoritratti e momenti famigliari solitamente non mostrati, a emergere è il lato più riservato e meno conosciuto del grande protagonista della fotografia italiana. [Immagine in apertura: Gran Bretagna - 1977. Proprietà: Gianni Berengo Gardin/Fondazione Forma per la Fotografia]
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