Il Parco archeologico di Pompei schiude le porte di due domus recentemente restaurate, con un'attenzione speciale rivolta al pubblico diversamente abile e alla rigenerazione dei giardini.

È uno dei siti archeologici più grandi e famosi del mondo, e da oggi è anche un po' più accessibile e inclusivo. Ha raggiunto infatti nuovi traguardi l’intento di favorire la fruizione del Parco archeologico di Pompei anche da parte di persone diversamente abili e con capacità di deambulazione ridotta. Due nuovi, straordinari edifici riaprono le porte al pubblico dopo essere stati messi in sicurezza, restaurati e resi quasi del tutto percorribili e senza barriere architettoniche: si tratta della Villa di Diomede e della Casa dei Dioscuri, entrambi nella prestigiosa porzione nord-occidentale della città. TUTTI I DETTAGLI SULLA VILLA DI DIOMEDE La Villa di Diomede si trova al di fuori di quello che un tempo era l'abitato, su via dei Sepolcri, fuori da Porta Ercolano, a poca distanza dalla meravigliosa Villa dei Misteri. Fu riportata alla luce tra il 1771 e il 1775, appena un quarto di secolo dopo l'inizio delle esplorazioni, che iniziarono nel 1748 proprio dalla zona della necropoli di Porta Ercolano. La Villa di Diomede è un grande complesso ed è composta da due piani digradanti verso il mare. Piscine, terrazze panoramiche, giardini, un peristilio superiore e un peristilio inferiore, nonché un criptoportico di sostruzione dei giardini: la Villa di Diomede era una lussuosa domus, che da oggi, grazie a elevatori e pedane, anche le persone diversamente abili potranno visitare quasi completamente: almeno il 90% della superficie è infatti stato reso accessibile. Nell'ambito di una convenzione promossa dal Parco archeologico con la Cooperativa sociale Il Tulipano, presso la Villa di Diomede (ma anche nei giardini di altre domus, così come nel vivaio e nei frutteti dell'area archeologica) sono state organizzate attività didattiche per bambini e adolescenti del Centro riabilitativo di Pompei con autismo e disabilità cognitiva, che hanno così modo di intraprendere un percorso di agricoltura sociale insieme alle loro famiglie. RIAPRE LA CASA DEI DIOSCURI Posta nella Regio VI, un'area ricchissima di splendide domus, la Casa dei Dioscuri prende il nome dai celebri affreschi che furono rimossi dalle pareti dell'edificio e oggi sono esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La casa, una delle più grandi della città, fu scavata tra il 1828 e il 1829 e stupì sin dal primo momento per la ricchezza dei suoi affreschi in IV stile, caratterizzato da colori accesi e capricci architettonici. Ora anche la Casa dei Dioscuri riapre alle visite, e lo fa in grande stile attraverso un progetto di rigenerazione dei due giardini interni grazie alle specie vegetali provenienti dal Vivaio della Flora Pompeiana della vicina Casa di Pansa. “Il compito di noi archeologi è di raccontare l'eccezionalità della vita comune, che a Pompei possiamo ricostruire grazie a reperti unici, tra cui i calchi delle vittime e di oggetti d'uso quotidiano, ma anche di rendere accessibile e comune per tutti quello che in antico era molto esclusivo: apriamo oggi due dimore eccezionali, appartenenti all'élite dell'antica Pompei, nell'ottica di una sempre maggiore inclusione, che non è solo quella fisica, di abbattimento delle barriere, ma anche culturale e sociale", ha commentato Gabriel Zuchtriegel, il direttore del Parco archeologico.[Immagine in apertura: Casa dei Dioscuri, courtesy Parco archeologico di Pompei]
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