Il Rubens della National Gallery di Londra? Secondo un algoritmo è falso
ARTE
Fiore all'occhiello della National Gallery di Londra, il dipinto “Sansone e Dalila” di Rubens sarebbe una copia. A rivelarlo è l'intelligenza artificiale, grazie a una ricerca recentemente condotta dall'azienda svizzera Art Recognition.
Che il dipinto raffigurante Sansone
e Dalila della National Gallery di
Londra fosse al centro di numerosi dubbi e controversie non è una
novità. Ciò che invece non era mai successo prima, è il fatto che
l'intelligenza artificiale sia stata chiamata a offrire la sua "opinione" sull'opera.
Acquistato dall'istituzione diretta da
Gabriele Finaldi nel 1980, alla cifra record di 2,5 milioni di
sterline, il quadro è stato fino a oggi attribuito (non senza
qualche perplessità) al pittore fiammingo Pieter Paul Rubens –
antesignano del Barocco europeo attivo tra la fine del Cinquecento e
la prima metà del Seicento. Da sempre al centro di numerose
discussioni da parte degli studiosi, che a più riprese hanno messo
in dubbio l'autenticità della tela, Sansone e Dalila è stato
recentemente analizzato da Art Recognition – azienda con sede a
Zurigo specializzata nell'ambito delle attribuzioni di opere del
passato.
IL DIPINTO DI RUBENS
Utilizzando un software speciale,
capace di “sondare” il dipinto nei minimi particolari, gli
specialisti dell'azienda hanno quantificato al 91% la probabilità
che la tela non sia frutto del pennello del maestro. Si
tratterebbe, bensì, di una copia dell'opera originale (risalente al
1609 circa e mai giunta a noi).
Per arrivare a questa scottante
conclusione (commentata per ora con distacco dal museo di Londra, in
attesa di ulteriori prove), il programma ha eseguito una serie di
test. Facendo leva sulle potenzialità dell'intelligenza artificiale,
l'azienda svizzera ha confrontato il dipinto in questione con altre centoquarantotto opere sicuramente attribuibili a Rubens. L'algoritmo
ha così analizzato la palette di colori solitamente impiegata dal
pittore, la pennellata e altre caratteristiche tecniche, stabilendo
con molta probabilità l'inautenticità del capolavoro.
ARTE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Nell'attesa di conoscere come la
National Gallery risponderà a questa spiacevole notizia, resta
evidente la portata di un simile metodo di indagine. L'intelligenza
artificiale, priva di ogni soggettività umana e interessi
commerciali, è infatti capace di stabilire in maniera "fredda" e il
più possibile accurata l'originalità dei dipinti custoditi nelle più
importanti collezioni d'arte del globo. Quali altre sorprese ci
riserva il futuro?
[Immagine in apertura: Peter Paul
Rubens, Samson and Delilah, about 1609-10. Courtesy of The National
Gallery, London]